sabato 17 marzo 2018

I Senegalesi dell’Hotel House manifestano contro gli Italiani assassini e fascisti. Chi li manovra?




Si è svolta sabato a Porto Recanati una manifestazione organizzata dall’associazione Gui Ghy che raccoglie i cittadini di nazionalità senegalese residenti nel famigerato Hotel House, il palazzone diventato una sorta di zona franca dove lo Stato si è sempre arreso. Le motivazioni della manifestazione partono dai fatti di Firenze, dove un uomo di origine senegalese, appunto, è stato ucciso da un Italiano.
Nonostante sia stato appurato che non vi sia alcuna matrice razzista e che, anzi, pare che l’assassino sia culturalmente inquadrabile come antifascista, si continua a montare una campagna di odio razziale al contrario che sta diventando davvero preoccupante. La sintesi è rappresentata da una foto che sta girando sul web dove un uomo di colore imbraccia un cartello che recita: “Stop Italia assassini e fascisti”.
Sono accuse pesanti, gravissime, accuse ingrate nei confronti di una Nazione e del suo Popolo che sta ospitando e dà modo di vivere a queste persone che, per la stessa definizione di rifugiato, altrimenti rischierebbero la vita seriamente. È un’accusa che indigna e rappresenta un odio crescente nei confronti del Popolo Italiano da parte di questi stranieri, un odio che deve preoccupare.
E preoccupa anche la strumentalizzazione politica, perché è evidente che qualcuno sta manovrando i fatti di cronaca recenti per creare tensione sociale, strumentalizzando gli stessi immigrati che rischiano di diventare non più soltanto un problema sociale ma anche un problema serio di ordine pubblico. Occorre fare chiarezza su chi sta manovrando queste situazioni.


Luca Craia