giovedì 29 marzo 2018

Autovelox della Mezzina: ancora ricorsi vinti, ma la Provincia non demorde.


È di oggi la notizia di ulteriori tre verbali annullati dal Giudice di Pace, che vanno ad aggiungersi agli altri quattro di qualche tempo fa in cui la Provincia di Fermo è stata vista soccombere. Il caso è quello dell’autovelox fatto installare dalla Provincia sulla strada provinciale “Mezzina” in sostituzione del sistema tutor. Una decisione piuttosto controversa e difficilmente comprensibile: il tutor rileva la velocità media e, quindi, obbliga l’automobilista a tenere un’andatura moderata per tutto il tragitto, l’autovelox rileva la velocità istantanea per cui, una volta superata la postazione, si può andare alla velocità che si crede.
Certo è che qualche automobilista, conoscendo l’ubicazione delle porte del tutor e dovendo fermarsi prima di attraversare la seconda, ha ben capito che la propria vettura non sarebbe stata rilevata, permettendosi quindi di andare a velocità decisamente fuori norma. In sé, quindi, le multe elevate sarebbero giuste e opportune. Il problema nasce dal modus operandi dell’Ente che ha pastrocchiato incredibilmente in ogni singola parte di questa storia. Ha lasciato i vecchi cartelli che avvisavano del rilevamento della velocità media, cancellando la parola “media” con una passata di vernice data neanche tanto bene; ha ufficializzato la cosa con un’ordinanza emessa due mesi dopo l’entrata in azione del sistema e ha ratificato la convenzione addirittura dopo quattro mesi. Un comportamento che viola ogni norma, dato che la legge stabilisce criteri di massima trasparenza nella gestione dei rilevatori di velocità. Quindi l’Ente preposto a sanzionare chi non rispetta le regole, a sua volte non le rispetta e questo è molto grave, crea sfiducia da parte del cittadino nei confronti delle istituzioni.
La cosa incredibile è che, sapendo benissimo di avere torto su tutta la linea e di avere fatto un completo disastro nella gestione di questa curiosa faccenda, cosa che, in un Paese normale porterebbe, se non alle dimissioni dell’assessore competente (che tra l’altro è il Montegranarese Aronne Perugini, avvocato, che le norme le dovrebbe conoscere per mestiere), almeno alla formulazione delle scuse nei confronti dei cittadini, la Provincia di Fermo fa ricorso, non ammette errori, si difende parlando di sicurezza stradale e va avanti per vie legali, rischiando di sperperare così altro denaro pubblico. In quanto alla sicurezza stradale, se il tutor non era sufficiente, sarebbe stato opportuno integrarlo, non sostituirlo. Va poi ricordato che tanto zelo per garantire l’incolumità dei cittadini per strada non lo riscontriamo per quanto riguarda la manutenzione, la segnaletica, e interventi sugli incroci pericolosi tanto richiesti dai cittadini quanto ignorati dagli amministratori. Va a capire.

Luca Craia