giovedì 1 febbraio 2018

La risposta di Gastone Gismondi alla nota stampa di Roberto Basso sullo sciopero rifiuti



Comunicato integrale

L’assessore Basso è senz’altro un ingegnere, ma di finanza e di cosa pubblica, o sa poco niente, o è palesemente in malafede. Su quest’ultimo aspetto mi rifaccio alle molte domande e alle poche risposte poste già in sede di aggiudicazione dell’appalto, quando non si riusciva a capire il ritardo per l’assegnazione dello stesso. Che ci si occupi di denaro pubblico, non significa che non essendo il tuo, non importa come lo si spende, il fatto che i pagamenti delle fatture avvengono con una media ben inferiore a quanto contrattualmente stabilito, non significa essere bravi, significa non avere una cultura commerciale, significa essere lontani dal modus operandi di tanta parte della città impegnata ogni giorno nell’artigianato e nell’industria, ma anche della gente che amministra i propri denari. Evidentemente è cosa diversa amministrare i soldi di tutti.
La tabellina pubblicata dall’assessore non va letta solo nel globale, per esempio nel mese di agosto in 16 giorni sono state pagate due fatture. Come mai questo regalo? Se una azienda che riscuote i crediti prima del previsto, incassa dalla vendita del riciclato, non riesce a far fronte agli stipendi bisogna leggere magari nei bilanci della società qual è il problema, e nello stesso tempo verificare le polizze fideiussorie se ci sono, perché potrebbe verificarsi il collasso del sistema e per il comune, e soprattutto per le famiglie, sarebbe un problema piuttosto grave.
Quanto alla politicizzazione della lotta sindacale, che dire, è vero che la Camusso non vede di buon occhio Renzi, e credo abbia le sue buone ragioni, ma oltre questo va ricordato all’assessore, che evidentemente non ha il problema del fine mese, i dipendenti ( che svolgono un lavoro per il comune) hanno la necessità di essere pagati se possibile anche in anticipo come fa il comune con la ditta perche anche i dipendenti hanno le bollette da pagare i mutui, i figli, la scuola, la loro vita. Sarebbe bello che l’assessore si ponga al fianco di chi lavora, magari per vedere se gli straordinari vengono pagati, se i dipendenti sono stati mai posti difronte alla possibilità di essere trasferiti, in altri comuni ove la ditta svolge le proprie attività, se i termini contrattuali sono pienamente rispettati, se sussistono ancora le condizioni della gara di appalto.
Pongo anche in evidenza che maggiore verifica del servizio porterebbe alla luce discrepanze piuttosto eclatanti della differenziazione dei condomini, con quella delle singole famiglie. Inoltre la forte presenza di contenitori nelle ore notturne credo stia alimentando un forte aumento della presenza di ratti. Traspare con una certa evidenza che i dipendenti saranno lasciati in balia di loro stessi, e probabilmente a pena di trasferimenti saranno posti al silenzio. la città non potrà contare su un miglioramento del servizio che apparentemente ha già raggiunto il suo culmine. Tutti i dipendenti nessuno escluso, alcuni anche piangendo, hanno posto alla mia attenzione le loro problematiche, e anche se alla fine disdiranno lo sciopero del 5 febbraio, rimane comunque un disagio al quale bisogna dare una risposta in termini politici, e non con le tabelline.

Gastone Gismondi

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