sabato 30 dicembre 2017

Multe sulla Mezzina. La Presidente della Provincia di Fermo si confonde, verifichi.


Comunicato integrale
La Presidente della Provincia di Fermo Moira Canigola a metà novembre dichiarava che nel passare da tutor ad autovelox si era passati da 1000/1200 a 1400/1500 multe al mese ed ora a 5 mesi di funzionamento del nuovo sistema di rilevazione della velocità … le multe non sarebbero 7500, ma solo 3000?!?
A pensare male, ossia che la Presidente menta, si rischia di fare peccato, forse. Evidentemente fa confusione.
Ma tanta è la foga nel dare numeri che il fenomeno multe si risolve a dire della Presidente nello 0.6% degli automobilisti interessati. Il problema è che dietro qualsiasi numero ci sono donne e uomini che ogni giorno si alzano di buon’ora per andare al lavoro e portare il pane a casa, famiglie di operai che in un colpo solo si sono trovati centinaia se non migliaia di euro di multe da pagare. Evidente la Presidente non conosca la difficoltà dell’arrivare a fine mese altrimenti avrebbe più rispetto per i tanti lavoratori multati per pochi chilometri di eccesso di velocità.
E multati da chi?
La Presidente è chiara. I soldi delle multe vanno al privato che gestisce l’apparecchio. Insomma chi controlla è lo stesso privato che incassa. Quali garanzie di trasparenza?
Fatto ancor più grave quando con innocente candore la Presidente riconosce che la Provincia ha annullato multe per errori palesi.
Dunque gli automobilisti vengono controllati da un privato che incassa in forza di un sistema di controllo che commette errori palesi?!?
Il tutor garantiva sicurezza e la sua sostituzione non segnalata in autovelox garantisce multe.
Presidente la invito nell’interesse di tutti, anche il suo, a verificare la correttezza di un sistema che lei avalla e che è ben lontano dalla tutela della sicurezza stradale.

Gastone Gismondi

La figura(ccia) dei Sindaci nello scandalo delle SAE. Sciapichetti il grande.


A parte la meraviglia per il miracoloso intervento di Borrelli che, con la sola imposizione delle mani (e qualche parola urlata in privato), ha guarito tutte le casette per i terremotati, la cosa stupefacente è l’atteggiamento dei Sindaci ribelli dopo la visita del capo capoccia della Protezione Civile.
Franco Ceregioli, Sindaco di Sarnano, che per primo aveva sbottato di fronte alla schifezza spacciata per unità abitative denunciando lo scandalo sui social, è rientrato mogio mogio nei ranghi e non parla più.
Falcucci, dal canto suo, continua a fare la voce grossa. E vivadio. Però è come se si fosse svegliato da un letargo al contrario, che lo fa dormire d’estate e svegliare, anche un po’ di soprassalto, d’inverno. Insomma, se ne è accorto solo ora.
Poi c’è la figura dell’assessore regionale Sciapichetti che, ancora una volta, fa un po’ tenerezza. Nella sua sindrome compulsiva da tagliatore di nastri, bisogna dargli atti che è l’unico che sul territorio ci va, magari si prende pure qualche insulto, ma ci prova. Poi che non ci riesca è un altro paio di maniche, e qui, magari, ci sarebbe da capire perché, però bisogna rendergli atto che la buona volontà c’è.
Comunque, Natale è passato, fa un freddo boia, e qui, per la consegna delle casette, si parla dei primi di gennaio. Ma stavolta controlleranno, ah se controlleranno.

Luca Craia