È stato pubblicato oggi dal
Comune di Montegranaro il Programma Triennale delle Opere Pubbliche per il
periodo 2018/2020. Salta all’occhio che questa amministrazione, nel 2020,
presumibilmente non ci sarà più o, se ci sarà, sarà comunque al governo del
paese con un nuovo mandato, quindi potrebbe sembrare un documento oltremodo
ottimistico ma, essendo la legge a renderlo obbligatorio, questo è.
Il documento elenca le opere
che si vorrebbero fare nei prossimi tre anni e ovviamente non significa necessariamente
che si faranno, specie se queste figurano al secondo o addirittura al terzo
anno. Però è interessante perché ci dà il polso di quello che hanno in testa i
nostri governanti. Scorrendo l’elenco, per esempio, scopriamo che è sparito il progetto
per un centro sportivo a San Liborio, nella cosiddetta “lottizzazione Rossi”.
Che ci abbiano ripensato o no non lo sappiamo ma lì non c’è.
Tra le voci, sempre per fare
un esempio, compare una “riparazione danni sisma chiesa di San Serafino per un
importo cospicuo: 1.040.000 Euro. E qui sorge la domanda: ma non hanno riaperto
la chiesa dicendo che era a posto? Adesso che danni devono riparare spendendo
un milione? Idem dicasi per la torre dell’Annunziata, oggetto di un intervento
di recupero finanziato da Città Vecchia ma che figura anche nell’elenco alla
voce “riparazione danni torre dell’Annunziata”. Anche qui, di che danni
parliamo?
Interessante anche notare la
voce “lavori di sistemazione e realizzazione centro sociali nei quartieri”, che
viene programmata per il secondo anno, quindi per il 2019, anno in cui
terminerà, in primavera, il mandato di questa amministrazione, oppure la voce “completamento
sistemazione viabilità e infrastrutture connesse”, che appare addirittura al
2020, anno in cui ci sarà un’altra amministrazione a governare Montegranaro,
che poi sia composta dagli stessi elementi odierni poco importa. Insomma, se ne
potrebbe dedurre che non ci sia tutta quest’intenzione di creare i centri
sociali e mettere a posto le strade. Comunque, qui sopra vi ho messo la tabella,
se vi volete divertire a spulciare tra le varie opere in programma. E poi, chi
vivrà vedrà.
Luca Craia
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