A un anno dal terremoto continuano ad arrivare ordinanze di sgombero
per abitazioni ubicate nel centro storico di Montegranaro e danneggiate dal
sisma. Si tratta di tre appartamenti situati in via Garibaldi e lesionati in
maniera seria dalle scosse telluriche dell’ottobre 2016. I sopralluoghi
effettuati in un primo momento a cura dell’Ufficio Tecnico del Comune avevano
dato esiti positivi tranquillizzando i proprietari ma i successivi rilievi
svolti da tecnici della Protezione Civile Nazionale hanno riscontrato che i
danni sono preoccupanti, inducendo il Sindaco a produrre le ordinanze di
sgombero che, però, ancora pare non siano state emesse anche se i proprietari
sono stati avvisati.
Due dei tre appartamenti sono abitati regolarmente e il loro sgombero
comporterà la perdita di un’ulteriore fetta di popolazione residente nel
castello montegranarese. Cala quindi la percentuale di residenti “autoctoni” e
aumenta percentualmente quella di origine straniera, aumentando l’effetto ghetto
che già è piuttosto serio e preoccupante, anche da un punto di vista della
pubblica sicurezza, visti i continui episodi di cronaca aventi protagonisti cittadini
di origine straniera residenti nel quartiere. In linea generale, comunque, la
diminuzione della popolazione residente è un fatto estremamente negativo perché
riduce il controllo sul quartiere sia da un punto di vista strutturale e
architettonico che di pubblica sicurezza.
Un nuovo stabile che si svuota, quindi, e chissà se lo si recupererà
in futuro. Con i tempi dello Stato è difficile pensare a un suo ritorno all’abitabilità
in tempi brevi e questo è estremamente negativo. Il problema degli stabili
vuoti è molto serio anche in relazione ai danni del terremoto. Infatti, se si è
intervenuti, come in questo caso, su abitazioni lesionate producendo ordinanze
di sgombero e, quindi, individuando le situazioni di pericolo, per quanto
riguarda i numerosi stabili disabitati questo tipo di controllo è mancato. In
sostanza nessuno ha chiesto i controlli, quindi non sappiamo se questi edifici
siano sicuri o non lo siano.
Una situazione che si va aggravando progressivamente e che non vede
alcun tipo di intervento concreto da parte del Comune di Montegranaro che da
mesi è fermo nella stesura di un progetto di recupero di cui non sappiamo
nulla. Intanto il tempo passa, nella necessità di intervenire che si fa sempre
più urgente.
Luca Craia
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