Lo scorso agosto, quindi due
mesi fa, insieme ad altri amici proposi una raccolta di firme per chiedere,
senza alcun intento polemico, che il Comune di Montegranaro intraprendesse
delle azioni concrete per monitorare le emissioni di onde elettromagnetiche provenienti
dai numerosi impianti di trasmissione e ricezione presenti sulla torre dell’acquedotto.
La raccolta firme, dopo pochi giorni, fu fermata perché il Comune fece sapere
che avrebbe redatto in tempi brevissimi il tanto sospirato piano antenne, nel
quale, ovviamente, sarebbe stato incluso anche il monitoraggio delle emissioni
degli impianti presenti sul territorio. Veniva così a cadere la necessità di
presentare una petizione che era stata già sostanzialmente accolta.
Solo che oggi, a distanza di
due mesi, di piano antenne ancora non si parla. Mi sarei aspettato che si
fossero mossi subito, quanto meno per indire la gara per affidare l’incarico di
redigere il piano, per il quale, tra l’altro, era prevista la spesa di 20.000
Euro. Invece c’è solo il silenzio.
Se volessi pensare male potrei
sospettare che l’annuncio del piano antenne, così tempestivamente a ridosso
della nostra petizione, altro non fosse che un modo per fermarla. Ma non
penserò male e aspetterò che, con i consueti tempi biblici, si cominci sul
serio a lavorare su questo argomento così importante per la salute dei
cittadini.
Luca Craia
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