mercoledì 25 ottobre 2017

Incidente alla curva dell’Ata. Occorre ragionare sulla sicurezza delle strade.



Risoltosi senza gravi conseguenze l’incidente occorso ieri sulla provinciale Fermana, credo valga la pena interrogarsi ancora una volta sullo stato delle nostre strade e sui pericoli che ci si insidiano. L’incidente di ieri si è verificato sul tratto tra Montegranaro e Monte San Giusto, in un punto noto perché, purtroppo, teatro di altri sinistri anche molto più gravi. Ricordiamo che, circa un anno e mezzo fa, vi perse la vita Liliana Gentili, una signora montegranarese che certamente non aveva stili di guida spericolati, a dimostrazione del fatto che la sicurezza delle strade è fondamentale tanto quanto una guida prudente e rispettosa delle norme.
La curva cosiddetta “dell’Ata” è uno dei punti più pericolosi della viabilità montegranarese, insieme alla “curva della morte” in prossimità degli impianti sportivi della Croce. La stessa strada per Villa Luciani rappresenta un percorso a rischio nonché alcuni tratti della circonvallazione, come l’incrocio a raso con via Custoza e la rotatoria in via Veregrense. Ma possiamo trovare anche altre zone di rischio per la sicurezza di automobilisti e pedoni. Basti pensare che la dotazione di strisce pedonali montegranarese è estremamente risicata, spesso logora e male illuminata.
Una serie di fattori di rischio che credo vadano analizzati con cura e sui quali occorra finalmente fare delle proposte risolutive. Gran parte delle strade a rischio ricadono sotto le competenze della Provincia, ma un sano dialogo tra istituzioni può evitare che questo diventi un problema. Credo, quindi, che si debba quanto prima creare un tavolo tra fli enti proprietari delle strade per individuare i punti critici e studiare delle soluzioni, tra le quali includere l’educazione stradale dei cittadini che, è cosa nota, a Montegranaro scarseggia a partire dal rispetto per le norme più elementari come i parcheggi. Questo potrebbe comportare anche degli impegni di spesa cospicui, ma credo che la sicurezza delle persone sia superiore a qualsiasi ragionamento sui costi.

Luca Craia


(grazie a Fotostudio Simone per la foto)

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