Non sempre riesco a tenere a mente tutti i temi che tocco e che, a
volte, creano un positivo dibattito nel mio paese, Montegranaro. A ricordarmi
il tema delle case popolari è stato il comunicato stampa che mi ha inviato ieri
la segreteria regionale di Fratelli d’Italia e che ho già pubblicato, e da lì
ho ricordato che, a Montegranaro, il regolamento comunale per l’assegnazione è scaduto da mesi.
Ovviamente un regolamento comunale può poco di fronte a una legge
nazionale sbagliata e sbilanciata, ma quel poco che può fare lo
dovrebbe fare. Che la legge, del resto, sia sbagliata e che i suoi effetti effetti siano nefasti è sotto gli
occhi di tutti: le case popolari vengono sistematicamente assegnate a cittadini
stranieri, molti senza un lavoro stabile, alcuni addirittura con precedenti
penali, il tutto perché i criteri di assegnazione non prendono in esame alcuni
parametri che pure dovrebbero essere importanti, come il grado di inclusione
sociale e la capacità di integrarsi nella comunità.
In alcune città d’Italia sono stati approvati regolamenti che, pur
rimanendo nell’ambito della legge, riescono a porre dei correttivi, minimi ma
funzionali, per superare, anche se solo parzialmente, questo sbilanciamento che
crea una situazione squilibrata a sfavore degli Italiani e dei cittadini onesti
che lavorano e conducono un’esistenza sinergica con la loro comunità, ma anche problemi di integrazione e di intolleranza verso quegli stranieri che, invece, lo sforzo di integrarsi lo compiono. Era
quello che si poteva ed è quello che si può ancora fare a Montegranaro,
cercando di evitare che si vengano a creare altre situazioni come quella dell’ospedale
vecchio dove il palazzo, uno dei più antichi e preziosi del paese, destinato a edilizia popolare con una discutibilissima scelta politica, è diventato
un ghetto di stranieri che ne occupano la totalità degli alloggi.
Qualcuno ricorderà che, dopo la pubblicazione di un paio di miei
articoli, il Presidente del Consiglio Comunale, Walter Antonelli, prese l’impegno
di portare in Consiglio Comunale una proposta di modifica degli attuali regolamenti
che, tra l’altro, nel frattempo sono scaduti. La volontà di mettere mano alla
norma comunale è stata più volte ribadita da Antonelli che, però, sul tema è
stato sostanzialmente lasciato solo ed è da mesi che nessuno ne parla più.
Il tempo che passa, però, comporta dei rischi. Esistono ancora diversi
immobili pubblici destinati a residenze popolari, a Montegranaro, e l’assenza
di modifiche all’attuale normativa locale potrebbe mandarli in assegnazione con
i consueti criteri che, come abbiamo visto, non vanno affatto bene. Non resta
che sperare che l’iniziativa legislativa di Fratelli d’Italia vada in porto e
che, magari, nel frattempo, Antonelli si metta al lavoro sul regolamento,
magari sostenuto da qualche altro Consigliere più lungimirante della media.
Luca Craia
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