venerdì 27 ottobre 2017

Beverati ha gli incubi ma si deve svegliare.



Beverati dimostra ogni giorno che passa quanto sia impreparato al ruolo al quale è chiamato a prestarsi. Nella sua fulminea risposta al comunicato odierno delle tre associazioni che si occupano di centro storico, già nella stessa tempistica, dimostra quanto non ponderi come dovrebbe le proprie azioni. Ma il problema sta nel merito della risposta che, appunto, non è una risposta.
Addirittura Beverati parla di critiche su fantomatiche strisce pedonali che deve aver probabilmente sognato. Però non cita una sola delle obiezioni che gli sono state mosse, non dà una singola risposta, si limita al contrattacco e lo fa sul piano politico parlando con soggetti che politici non sono. L’accusa mossa alle tre associazioni di essere politicizzate è vecchia quanto grave, offensiva verso le stesse e i loro associati, così come la velata minaccia, neanche tanto velata, di querela per le critiche mosse. È grave perchè denota, ancora una volta, quanto Beverati e la sua compagine siano poco propensi al confronto e davvero poco inclini a incassare le critiche e utilizzarle in modo positivo.
La questione non è di rispetto, parola usata a sproposito dall’assessore. La questione è di democrazia, una parola che sta perdendo sempre più di significato. Rimango anche io disponibile a proseguire il confronto ma certo è che, con questi presupposti e con i precedenti che già abbiamo reso noti, sarà davvero dura.

Luca Craia

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