ELENA LEONARDI
(FRATELLI D'ITALIA): SI È PERSO TROPPO TEMPO PER EVITARE IL DRAMMATICO
SRADICAMENTO DELLE ZONE TERREMOTATE.
Comunicato
stampa integrale
Arrivano da
"Fratelli d'Italia – A.N." due proposte di legge ispirate dal
simbolico e commovente caso della signora Peppina di San Martino di Fiastra.
Ad oltre un
anno dal sisma del 24 agosto 2016, con una situazione di incertezza, con aree
ancora senza Soluzioni Abitative, è ora che la politica faccia concretamente il
suo dovere – afferma la capogruppo regionale Elena Leonardi.
Ci sono realtà
specifiche ed esigenze particolari che chi governa non può far finta di non
vedere – afferma la capogruppo regionale Leonardi - parlo di borghi isolati,
case sparse, soggetti anziani che se sradicati muoiono lontano dai loro luoghi
d'origine e purtroppo ne abbiano diversi casi di cronaca concreti.
Qui sta
arrivando un altro inverno e ancora si stanno consegnando parzialmente le casette,
ma chi ha allevamenti o coltivi lontano dalle aree deputate alle SAE si trova
in gravi difficoltà a mantenere un sano presidio dei suoi allevamenti e campi
coltivati, lo stesso vale per chi non può vivere lontano dal posto dove ha
trascorso un'intera esistenza.
Recentemente
l'Assemblea Legislativa ha votato una legge (la numero 25 del 2017, lo scorso
agosto), che detta disposizioni urgenti per la semplificazione e
l'accelerazione degli interventi di ricostruzione dopo gli eventi sismici del
2016. Con la mia proposta di legge ho inteso integrare una lacuna, per venire
incontro a queste problematiche e alle popolazioni terremotate. Con il mio atto
ho intendo così introdurre un articolo, il 2 bis, in cui prevedere Soluzioni
Abitative di Emergenza in prossimità dei luoghi di origine e residenza. Queste
SAE devono comunque avere particolari requisiti, ovviamente quello di
temporaneità e rimovibilità, e una volumetria non superiore a 350 mc.
Non si parli
pertanto di abusivismo, sanatorie, o maglie troppo larghe, qui si parla di
piccole casette aventi carattere di temporaneità e rimovibilità ma poste nelle
più possibili vicinanze di questi particolari luoghi e per soggetti con
peculiari esigenze.
Ulteriore
Proposta di Legge è quella da inviare al Parlamento che ha per oggetto la
modifica del Codice Nazionale del Paesaggio, nella parte sanzionatoria,
escludendo proprio chi realizza queste SAE aventi una volumetria massima di 350
metri cubi. Nel caso di stato di emergenza da sisma – prosegue la Leonardi –
sono fatte salve queste particolari nuove costruzioni in area edificabile e con
eventuali prescrizioni. Una norma di buon senso scritta da chi è a contatto con
la pesante realtà post-terremoto e con la quale si intende anche ridurre i
tempi di accertamento da parte delle Autorità deputate alla salvaguardia delle
aree di pregio naturalistico e paesaggistico.
Mi auguro che
si possa aprire una discussione costruttiva sulla mia proposta di legge
mettendo da parte ogni pregiudizio nell'interesse dei terremotati marchigiani.
Elena
Leonardi
Capogruppo
regionale Fratelli d'Italia – A.N.
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