In realtà il servizio dell’Informagiovani di Montegranaro era già
stato esternalizzato l’anno scorso ma senza alcuna procedura pubblica,
affidando l’incarico su base fiduciaria. Scaduto tale incarico, ora si va a
riassegnarlo, questa volta con una proceduta sicuramente più equa e trasparente
anche se, per legge, essendo l’appalto di valore inferiore ai 40.000 Euro, non
sarebbe soggetto ad alcuna gara. Per fortuna e finalmente si è deciso di
seguire un criterio che si avvicina alla tanto sbandierata trasparenza che,
fino a oggi, si è però vista poco e, quindi, si procederà alla scelta della
ditta aggiudicataria seguendo una procedura pubblica, con una commissione che
valuterà i singoli candidati.
Il valore dell’appalto, dicevamo, è molto al di sotto dei 40.000 Euro:
si parla di una base di 19.000 Euro, piuttosto bassa per il tipo di servizio
che si richiede e che, anche soltanto per le ore di impegno quotidiano,
meriterebbe una remunerazione ben maggiore. Ma l’aggiudicatario avrà la
possibilità di usufruire degli spazi di proprietà pubblica occupati dall’ufficio
Informagiovani per altre attività rivolte al pubblico, per cui potrà
eventualmente recuperare in questo modo, purchè tali attività non vadano a
interferire con quelle obbligate dall’appalto stesso.
La procedura, però, non è aperta a tutti ma prevede il meccanismo dell’invito.
Sono stati quindi invitati cinque soggetti ritenuti idonei e che potrebbero
essere interessati all’incarico. Certo è che, così facendo, ci fosse un altro
soggetto che potesse garantire un buon servizio, esso rimarrebbe escluso. Salvo
eventuali ricorsi. Trasparenza sì, ma non proprio limpida, un po’ appannata.
Luca Craia
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