È stata presentata oggi,
da parte dei deputati del Movimento Cinque Stelle Patrizia Terzoni e Filippo
Gallinella, un’interrogazione parlamentare, diretta al Presidente del
Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno,
per cercare di capire le motivazioni reali dell’immenso ritardo accumulato
nella gestione dell’emergenza post sisma. I commenti sono superflui, sono
argomenti che, da queste parti, trattiamo ormai da troppo tempo. Prendiamo
atto, comunque, che finalmente qualcuno a Roma comincia a capire che qui c’è un
problema serio, per cui ringrazierei i due Deputati del Movimento Cinque Stelle.
Di seguito trascrivo il testo integrale dell’interrogazione perché credo sia
giusto venga divulgata nella sua interezza.
Premesso che: nel comune di Ussita (Macerata), epicentro del terremoto
del 26 e 30 ottobre 2016, ad un anno dalle prime scosse, lo stato di
ricostruzione è praticamente fermo e non sono ancora stati adottati neppure
quei provvedimenti volti a risolvere le situazioni emergenziali di maggiore
evidenza;
tra queste la messa in sicurezza
del territorio a mezzo di demolizioni e puntellamenti, con conseguente drastica
riduzione della zona rossa, e la conclusione delle verifiche Fast con le
relative ordinanze sindacali;
la zona rossa, infatti, dal 30 ottobre è in vigore su tutte le 18 frazioni di Ussita che si estendono su un'area di circa 55,3 chilometri quadrati da allora sono state eseguite solamente 21 demolizioni, uno smontaggio controllato e cinque messe in sicurezza; da ciò si evince quanto poco sia stato compiuto, a parere degli interroganti, per la messa in sicurezza di tutte le frazioni, passo imprescindibile prima di procedere alla vera e propria ricostruzione;
la zona rossa, infatti, dal 30 ottobre è in vigore su tutte le 18 frazioni di Ussita che si estendono su un'area di circa 55,3 chilometri quadrati da allora sono state eseguite solamente 21 demolizioni, uno smontaggio controllato e cinque messe in sicurezza; da ciò si evince quanto poco sia stato compiuto, a parere degli interroganti, per la messa in sicurezza di tutte le frazioni, passo imprescindibile prima di procedere alla vera e propria ricostruzione;
allo stesso tempo, le verifiche Fast risultano ancora da
completare e le relative notifiche/ordinanze sindacali sono molto indietro: su
un totale di 1420 verifiche da fare, sono solo 165 le ordinanze emesse e ciò
rende impossibile determinare lo stato reale del patrimonio edilizio e far
iniziare il processo di determinazione del danno, con le successive schede
aedes, e quindi la vera e propria ricostruzione, a partire da chi ha subito
danni lievi;
tali verifiche sono fondamentali anche per certificare le case agibili e quindi emanare l'autorizzazione al rientro;
quali iniziative, di competenza il Governo intenda intraprendere affinché siano effettuate con la massima rapidità tutte le operazioni di messa in sicurezza del territorio;
tali verifiche sono fondamentali anche per certificare le case agibili e quindi emanare l'autorizzazione al rientro;
quali iniziative, di competenza il Governo intenda intraprendere affinché siano effettuate con la massima rapidità tutte le operazioni di messa in sicurezza del territorio;
quali iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere per
garantire che siano portate a compimento le verifiche Fast con la massima
rapidità;
se intenda verificare se anche in altri comuni, colpiti dal terremoto,
esiste la stessa problematica su descritta.
(foto dal blog Centroabruzzonews)
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