Sono smarrito, non capisco più dove sta la ragione dove sta il torto.
Il mio Sindaco mi dice una cosa e poi l’esatto contrario nel giro di pochi
articoli di giornale e io non ci capisco più niente. Allora: le quote della
Farmacia Comunale di Montegranaro erano state pignorate dalla CPM Gestioni
Termiche in virtù di un credito vantato nei confronti del Comune. All’epoca del
pignoramento, subito fatto bloccare dal Comune, Ediana Mancini, in un articolo
di Cronache Fermane, affermava: “ancora
una volta stiamo risolvendo i problemi ereditati dalle precedenti amministrazioni”,
dando sostanzialmente la colpa della situazione alla Giunta Gismondi.
Oggi, apprendendo da Il Resto del Carlino che il pignoramento è stato
revocato e le somme verranno presto “spignorate” (termine orripilante), leggo
che, sempre il mio Sindaco, afferma che la CPM chiede queste somme per lavori e
prestazioni eseguiti per conto del Comune “senza
che l’amministrazione avesse preso un formale impegno contabile”.
Allora io non capisco più niente: ha sbagliato, alla passata
amministrazione, tanto che ora tocca risolvere i problemi da essa causati,
oppure ha fatto bene a non pagare visto che non c’era un impegno formale? Ecco,
mi piacerebbe che Ediana Mancini spiegasse, perché non è chiaro per niente.
Sorvolo sulla stima del valore della quota comunale della farmacia che
mi pare piuttosto ottimistica e mi fa essere, invece, pessimista sulla
destinazione di tale somma, ossia per gli studi di vulnerabilità delle scuole
che, comunque, la si incassi o no, non sono certo previsti in un futuro
prossimo. Confusione.
Luca Craia
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