venerdì 21 luglio 2017

Montegranaro: scuole a pezzi, edifici spaccati ma si entra lo stesso. E guai a dirlo.



L’ultima volta che ho provato a parlare di com’è messo l’edifico delle scuole medie di Montegranaro mi sono trovato tutto l’entourage di amici e conoscenti dell’assessore Basso a mordermi i polpacci con tanto di insulti ai miei defunti genitori. Oggi, sul Corriere Adriatico, c’è una bella foto di un muro perimetrale delle scuole distaccato dal resto dell’edificio. Vedremo i morsi ai polpacci del giornalista o con lui saranno più teneri?
Fatto sta che non è possibile accorgersi dai giornali dei danni che ci sono negli edifici pubblici, specie quelli che ospitano i bambini e i ragazzi. Non ci si accorge dei topi, non ci si accorge delle crepe, non ci si accorge dei problemi alla mensa finchè qualcuno, il giornale o “qualche blog”, non lo pubblica. Allora, poi, comincia il finimondo.
I danni non sono mai strutturali in questi casi. Poi dipende: se c’è da prendere soldi pubblici, magari a discapito di chi i danni ce li ha molto più che strutturali perché non c’è più nemmeno la struttura, allora si aggravano improvvisamente fino a far quintuplicare i costi per ripararli, come per il Municipio. Però, è bene ricordarlo, dentro agli edifici ci sono le persone.
Così come ci saranno delle persone alla seduta del prossimo Consiglio Comunale, che si terrà, come normalmente si fa, nella sala dei convegni di Palazzo Francescani, palazzo oggetto di ordinanza di messa in sicurezza, con crepe vistosissime tanto da dover sgomberare gli edifici adiacenti ma, comunque, probabilmente non strutturali nemmeno quelle, visto che si entra e esce tranquillamente, gli impiegati vanno regolarmente a lavorare e i cittadini salgono agli uffici come nulla fosse. Ma, arrivasse qualche milione dagli amici della Regione, allora vedi come la situazione si aggrava.

Luca Craia

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