Apprendo oggi di un progetto che ignoravo e che mi ha lasciato esterrefatto
in quanto vi scorgo un’enorme contraddizione se non la stessa ipocrisia moderna
che vorrebbe il nostro Paese primo nell’accoglienza umanitaria ma che, in
realtà, nasconde ben altri interessi. Mi sono sempre chiesto, forse con una
domanda stupida, come mai il flusso dei migranti sia un fatto così recente
quando le guerre, le carestie, le condizioni di vita inumane non sono elementi
affatto nuovi in Paesi lontani dal nostro. Insomma, ho l’impressione che,
piuttosto che i fini umanitari, qualcuno abbia trovato ben altri fini, molto
più remunerativi, nell’incentivare la migrazione verso l’Europa, cosa che,
magari, nel passato non era stata considerata come lucrosa.
Torniamo alla notizia che mi ha fatto sussultare. Il Prefetto di Fermo
starebbe organizzando sul territorio il programma “Ritorno Volontario e Assistito
e Reintegrazione”. Si tratterebbe di un progetto del Ministero dell’Interno per
riportare in patria i migranti che volessero farvi ritorno volontariamente. Il
programma prevedrebbe una sensibilizzazione del migrante verso motivazioni che
lo portino a riconsiderare la sua presenza in Italia e quindi a decidere di
tornare in patria. Fin qui tutto bene, iniziativa plausibile che va nella
direzione di alleggerire il nostro Paese di questo problema che sta assumendo
connotazioni gravissime, sia economicamente che socialmente.
Ma resto basito. Come? Se questa gente, come ci è sempre stato detto,
scappa da guerre e carestie, come possiamo pensare di rimandarli a casa? Come sarà
mai possibile convincere uno che è scappato da una realtà presumibilmente invivibile
a rituffarcisi dentro? Come facciamo? Lo ipnotizziamo? E non ci sentiamo un pochino in colpa per questo?
Non è che, niente niente,
ci è stato nascosto qualcosa? Non è che, niente niente, questi migranti
umanitari in realtà non sono poi così umanitari? Non è che, niente niente,
prima facesse comodo farli venire in Italia e ora non fa più così comodo? Mi
piacerebbe capire cosa sta dietro questo programma del Ministero perché io mi
sento stupido, oppure preso in giro, fate voi.
Luca Craia
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