venerdì 14 luglio 2017

A Montegranaro nasce la scuola-ghetto



È l’edificio scolastico simbolo della scuola montegranarese. Il plesso scolastico del centro del paese, che tutti chiamano “scuole rosse”, è teatro di ricordi per la maggior parte dei cittadini di Montegranaro con qualche anno in più, luogo dove si ambientano racconti, aneddoti e nostalgie. Attualmente le elementari capoluogo forniscono una didattica tra le migliori, grazie alla qualità del corpo docente, e gli alunni che arrivano alle medie provenendo da qui sono estremamente preparati. Ciononostante le iscrizioni sono in calo drastico e quest’anno si riuscirà a mala pena a garantire una sezione di una quindicina di bambini.
Il motivo per cui i Montegranaresi preferiscono iscrivere i propri figli negli altri due plessi va ricercato in diversi fattori, tra cui la difficoltà nel trovare parcheggio o i problemi legati al traffico nelle ore di entrata e uscita degli alunni. Ma quella che sembra essere la motivazione principale è la presenza massiccia di extracomunitari. Non è o, almeno, non sembra essere un problema di xenofobia quanto un pregiudizio relativo alla convinzione che i bambini stranieri rallentino lo svolgimento dei programmi didattici, pregiudizio smentito dai fatti, vista la preparazione di cui parlavamo sopra. Ciononostante la maggior parte dei Montegranaresi preferisce San Liborio o Santa Maria pur risiedendo nell’area di pertinenza del plesso “capoluogo”.
La presenza è davvero massiccia e il pregiudizio che genera innesca un circolo vizioso che quest’anno ha fatto sì che gli iscritti siano davvero pochi e che la maggior parte di essi siano bambini stranieri o di origine straniera (circa l'80%). Sembra che persino la Dirigente Scolastica preferito iscrivere i propri figli a Santa Maria nonostante sia domiciliata in centro. E questo non è affatto incoraggiante per chi, magari, avesse pensato di provare la scuola più antica del paese.
Al di là dei sentimentalismi, sono fermamente convinto dell’opportunità di concentrare in un unico polo scolastico tutte le elementari. Ma, persistendo la triplice scelta, occorrerebbe che tutti i plessi siano valorizzati allo stesso modo, anche e soprattutto perché così si sta generando un autentico ghetto per stranieri a livello scolastico, concetto assolutamente contrario a ogni principio di integrazione che potrebbe innescare situazioni socialmente pericolose.
Andrebbe ricercata una soluzione e, a questo, dovrebbe pensare sia l’amministrazione comunale e la dirigenza. Ma, quando la stessa dirigenza preferisce aggirare il problema, forse la soluzione non è di interesse pubblico. Peccato.

Luca Craia

Nessun commento:

Posta un commento