Prima s’è fatta sotto Norcia a cui non è parso vero di portarsi a casa
gli uffici dell’Ente Parco dei Sibillini viste le difficoltà di Visso, dove il
parco ha sede. Norcia sta ripartendo, grazie a una migliore efficienza della
Regione Umbria rispetto alle Marche, e ha cercato di approfittare della
situazione più disgraziata della vicina ma oltreconfine Visso.
Più sottile il tentativo di Mauro Falcucci, Sindaco di
Castelsantangelo Sul Nera, e anche un pelino più squallido. Falcucci si schiera
con Visso e, battendo virtualmente i pugni su una scrivania immaginaria, grida
al mondo intero che il parco ha da rimanere a Visso. In una lettera al
Presidente del Parco Nazionale, Falcucci afferma giustamente che mantenere la
sede a Visso è “non solo auspicabile, ma necessario per dare un segnale
di reale vicinanza e collaborazione”. Verrebbe da dire amen, se non fosse per
le parole che seguono: se mantenere la sede a Visso non fosse possibile,
magnanimamente Falcucci mette a disposizione il proprio Comune, già attrezzato “grazie
alla donazione ricevuta dalla Comunità della Val di Cembra, in Trentino, di una
struttura in moduli per uso ufficio di circa 120 metri quadrati”.
Sembra
una gara tra bambini, non fosse che la questione è vitale. Certo che, in questo
modo, l’intesa a tre sancita qualche mese fa se ne va a farsi benedire: con
Rinaldi di Ussita dimesso e Falcucci che fa i giochini, Pazzaglini sembra
sempre più solo. E tutto questo fa solo il gioco di chi ha altri disegni per l’alto
Nera.
Luca Craia
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