martedì 27 giugno 2017

La Veregra Street che vorremmo

E’ tempo di bilanci che, come sempre, sono stati fatti al termine di ogni edizione del Veregppra Street e, con serenità, proviamo a dire la nostra.
Premesso che Il Veregra Street ed il Presepe Vivente sono due grandi manifestazione con molti punti in comune, entrambe sono patrimonio della Città visto che alla stessa danno vanto e lustro, abbiamo assistito ad una manifestazione in cui sono tante le cose belle da cui vogliamo ripartire e, di contro, ad alcune altre di cui vorremmo fare a meno.

La formula del festival nelle due settimane è bella, consente di poter godere di un numero di giorni sufficienti per l’espressione dei vari artisti e soprattutto di non pesare troppo sulla città godendo di alcuni giorni di pausa che, giustamente vengono fatti coincidere con i giorni lavorativi.

Bellissima è stata anche la partecipazione delle associazioni cittadine, che diversamente dal Presepe Vivente dove operano insieme senza distinzione, nel Veregra Street pongono individualmente la massima cura nell’accogliere gli ospiti, nella preparazione dei piatti e, in una parola nell’essere presenti, farsi conoscere e aprire le porte anche solo a chi ha il desiderio di conoscere Montegranaro per il tramite di buon cibo della tradizione.
Bello è stato anche il clima di convivialità che la città ha respirato, lo scambio di chiacchiere ed il saluto che momenti come questi consentono di poter portare magari a quelle persone che meno si incontrano durante l’arco dell’anno.
Belli sono stati anche alcuni spettacoli che, quando hanno saputo seguire il filo conduttore dell’arte di strada, hanno contribuito - come da vari anni sta accadendo - a far crescere la valenza artistica di questa manifestazione soprattutto a far conoscere Montegranaro anche fuori dai suoi confini.
Bello è stato vedere le famiglie, i bambini, i clown, i giocolieri tutti accumunati dal sorriso e dalla voglia di condividere un momento di serenità.
Purtroppo però, pur apprezzando la formula dei due week-end, il notevole sforzo organizzativo e il grande impegno economico profuso dall’Amministrazione, abbiamo avuto la sensazione che meno persone, come purtroppo sta accadendo da qualche anno a questa parte, abbiano partecipato all’evento.
Tale sensazione, che vorremmo fosse smentita, deve essere contrastata con un filo conduttore, con una coerenza della proposta artistica che riporti il Veregra Street ad avere le caratteristiche originarie, ossia che la manifestazione, come accade per il Presepe Vivente che non costa nulla alla collettività, venga svolta all’interno di tutto il centro storico e non solo su alcune parti di esso, che tutte le Associazioni vengano coinvolte nella fase progettuale e non solo nella preparazione dei cibi.
Il Veregra Street è di tutti, di tutta la città e non di alcune parti politiche : tutti gli amministratori del passato, come quelli del presente, si sono adoperati alla crescita dell’evento e ognuno, per quel che ha potuto, ha portato un contributo di idee ed ha investito su di esso i soldi della collettività.
A tale riguardo evidenziamo che il nostro gruppo e i membri che lo compongono, smentendo tante e troppe illazioni, considera il Veregra Street, al pari del Presepe Vivente, un patrimonio da salvaguardare e far crescere, che nessuna polemica sui social o illazioni denigratorie ha mai stimolato perché il Veregra Street è Montegranaro e Montegranaro è il Veregra Street.
Vorremmo però che questo evento possa ritornare sempre più ad essere un grande polo di divertimenti senza eccessi, fruibile ai giovani ed alle famiglie e soprattutto veicolo di forme d’arte e fucina di artisti, fattori tutti che hanno consentito e consentiranno a Montegranaro di essere faro e modello unico nel suo genere.

ViviAmo Montegranaro

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