Da quando ho iniziato a scrivere del terremoto, dei suoi effetti
devastanti, della politica ignobile e inqualificabile che ne è seguita, ho più
volte dovuto subire, su Facebook, le rimostranze virtuali, se non attacchi
verbali veri e proprio, di persone che ritenevano, e ritengono tutt’ora, quello
che scrivo troppo accalorato. Vengo sovente accusato di essere politicizzato
per il fatto che individuo l’artefice dell’immobilismo colpevole in cui si è
stallato il sistema emergenziale nel Pd
e nei suoi esponenti nazionali e regionali.
Ho notato che gran parte di queste accuse e di questi attacchi, che
spessissimo assumo i toni del linciaggio verbale, provengono da aree geografiche ben
precise: una piccola parte dalle Marche del Nord, e questo è comprensibile
anche se non accettabile, ma tantissime da un comune del maceratese colpito dal
terremoto: Fiastra. Allora mi sono domandato perché a Fiastra così tanta gente
si irriti, anche in maniera violenta, per quello che scrivo. Fiastra è stata
colpita duramente dal terremoto e sarebbe logico aspettarsi sconforto,
indignazione, solidarietà con i terremotati di altre aree. Invece, nei casi più
ragionavoli, c’è sempre quell’atteggiamento di chi sembra dire che sì, il
terremoto è stato una grande disgrazia, ma tutto sommato poteva andar peggio e
sì, il post terremoto non sta andando benissimo, ma tutto sommato potrebbe andare
peggio. Strano. Mi è venuto quasi il sospetto che a Fiastra fossero tutti del
PD.
Così sono andato a vedere chi governa Fiastra, incuriosito, pensando
che, magari, Fiastra potrebbe avere un’amministrazione così efficiente da
sopperire alle deficienze della Regione e dello Stato. Quello che ho scoperto è
quantomeno curioso. Non so se il Sindaco di Fiastra, Claudio
Castelletti, sia un bravo sindaco. Probabilmente lo è, visto che è stato eletto
ben due volte. Ho però scoperto che Castelletti, oltre a essere probabilmente
un bravo sindaco, è un esponente del PD, partito che a Fiastra è molto forte,
tanto da ottenere, nell’ultima tornata elettorale amministrativa, quasi l’80%
dei voti.
Quindi a Fiastra non sono tutti del PD, lo sono solo otto elettori su
10. Facile immaginare quanta poca voglia abbiano gli altri due di mettersi a
battagliare con il resto del paese, tanto schierato e tanto agguerrito. Quindi,
con tanta pazienza, mi appresto a darmi pace e a subire i nuovi attacchi dei
piddini fiastrensi: almeno adesso capisco il motivo del livore.
Luca Craia
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