martedì 2 maggio 2017

La carica del 70. E Lanciano scopre Montegranaro.



Circa settanta bambini che frequentano la terza classe della scuola primaria si sono riversati oggi lungo le stradine montegranaresi in cerca di tesori, aneddoti e tradizioni. L’idea è venuta a Paola Iannucci, lancianese doc ma ormai montegranarese a tutti gli effetti. Paola e il marito, Giovanni Battista Mariani, segretario regionale dell’associazione di consumatori UDICONS, hanno organizzato uno scambio culturale tra le scuole di Lanciano e di Montegranaro, portando i bambini abruzzesi alla scoperta di questo paesino delle Marche, accompagnati dai loro stessi coetanei e dalle insegnanti.
Paola ha chiesto la collaborazione di Arkeo che, ovviamente, è stata fornita con entusiasmo, e stamattina ci siamo trovati a fare da ciceroni a una settantina di bambini splendidi, intelligenti, preparati ed educati. Erano già stati a visitare il calzaturificio GALMEN, dove Lucio e Giampietro Melchiorri hanno mostrato ai ragazzi i processi di produzione delle scarpe. Da lì i bambini sono venuti in centro e, partendo da San Serafino, hanno fatto un giro del centro storico di Montegranaro che si è concluso, naturalmente, con la visita a quel gioiello che è la chiesa di Sant’Ugo. Al termine del tour i bambini sono andati a divertirsi con lo sport presso il diamanta di baseball del complesso sportivo La Croce.
È sempre una bella esperienza guidare un tour a Montegranaro, noi di Arkeo lo facciamo da anni e ogni volta è un’esperienza unica, specie quando i nostri ospiti sono bambini. In questo caso, poi, è stato interessantissimo mostrare le nostre bellezze a giovani provenienti da lontano accompagnati da coetanei montegranaresi che pure poco conoscono della nostra storia e del nostro patrimonio.
La vocazione turistici di Arkeo va proprio in questa direzione: la promozione del patrimonio culturale del nostro territorio tramite la sua riscoperta. Stamattina credo che abbiamo fatto una buona promozione al nostro paese: questi bambini torneranno nelle loro case e parleranno di noi, spero e credo bene, e forse i loro genitori, amici, parenti saranno tentati di venire anche loro a vedere i piccoli grandi tesori che il paese delle scarpe nasconde. Il turismo, dalle nostre parti, si fa anche così.

Luca Craia

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