lunedì 8 maggio 2017

Cultura e turismo a Montegranaro: progetti e soldi agli amici



Nel mentre giunge la notizia che arrivano altri fondi, a Montegranaro, destinati a finanziare la cultura ma limitatamente all’arte di strada, anche perché l’altra, che è infinita, ci interessa poco, volevo raccontarvi un episodio tanto per far capire come, a volte, funzionano le cose in questo ridente (ma che c’avrà da ridere) paesino piceno. Da qualche tempo circola un volantino in cui si parla di una serie di incontri per la stesura di una guida turistica.
Mi sono incuriosito, visto che la mia associazione, che lavora da anni facendo, in totale solitudine e senza alcun aiuto pubblico, promozione per Montegranaro. Mi sono informato e ho scoperto che questo progetto è finanziato dalla Regione Marche con fondi europei. Sono andato a vedere chi lo realizza e ho scoperto che ci sono diverse associazioni montegranaresi. Mi sono chiesto come mai Arkeo non fosse stato coinvolto e ho girato la domanda all’assessore competente, quello alla cultura e al turismo, che mi ha farfugliato su qualcosa che, tradotto, significa più o meno che tanto Arkeo non avrebbe accettato.
Posto che forse sarebbe più logico e corretto chiedere prima di darsi da soli la risposta, mi pare evidente, anche in questo caso, come funzionino le cose a Montegranaro. Qui esisteva la possibilità di realizzare un progetto interessante sfruttando fondi pubblici di derivazione europea. Non sono soldi del Comune, ma è il Comune che fa da tramite per informare chi possa essere interessato alla presentazione del progetto adatto a concorrere per l’assegnazione della cifra.
E qui è capitato quello che capita sempre a Montegranaro, almeno da qualche anno a questa parte: sono partite le telefonate agli amici, che hanno preparato il progetto e hanno ricevuto il diritto a realizzarlo tramite il finanziamento di cui sopra. I non amici, quelli non interessanti, magari non allineati, quelli che fanno per conto proprio, non sono stati neanche informati. Non una telefonata, non una mail, non una comunicazione di qualsiasi tipo. 
Eppure, trattandosi di turismo, mi sarei aspettato che potesse essere coinvolta, anche perché, a Montegranaro, siamo gli unici ad aver fatto e a continuare a fare turismo in maniera sistematica, programmata e con una conoscenza del settore acquisita da tempo, portando migliaia di persone a visitare il nostro paese e facendolo inserire nelle guide turistiche nazionale e internazionali, tutto da soli e senza aiuti. Ma, evidentemente, si è preferito coinvolgere altre realtà che col turismo non hanno nulla a che fare ma che, probabilmente, godono di maggior stima e simpatia da parte di piazza Mazzini. Peccato, perché credo che il nostro contributo potrebbe essere stato prezioso. Ma le cose vanno così, a Montegranaro.

Luca Craia

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