Nelle aree colpite dal terremoto il problema principale, oltre alla
ricostruzione, ovviamente, è far ripartire l’economia. Le ricette sono molte,
le strade da percorrere, i progetti attuabili vanno tutti valutati ma quello
dell’assessore al lavoro della Regione Marche, Loretta Bravi, lascia stupefatti
per il suo geniale candore. In sostanza l’assessore Bravi ha fatto deliberare
la Giunta Regionale su una sua proposta che prevede l’impegno di 2,5 milioni di
Euro (mica bruscolini) provenienti dal Por Marche Fse 2014-2020 così
ripartiti: un milione per aiuti alle assunzioni e, udite udite, 1,5 milioni per
tirocini.
Praticamente
il nostro assessore ritiene che, per rilanciare l’economia delle zone
terremotate, bisogna mandare a lavorare i disoccupati terremotati gratis. Perché,
di solito, i tirocini sono gratuiti, servono per imparare un mestiere e,
quindi, l’azienda che magnanimamente concede di farli (ricevendo lauti
compensi, come ben sa l’assessore che elargisce 1,5 milioni per questo) non
paga i tirocinanti. Quindi il terremotato disoccupato dovrebbe andare a fare un
tirocinio gratuitamente, recandosi chissà dove, visto che di aziende ancora
attive nelle aree terremotate ce ne sono ben poche, e questo rilancerebbe l’economia.
“La
Regione intende avviare circa 500 tirocini ed erogare circa 100 aiuti alle
assunzioni" dice l’Assessore. Viene il dubbio che in realtà, ad
amministrarci, ci sia la Giunta della Regione Marte.
Luca Craia
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