mercoledì 31 maggio 2017

I Luoghi Insoliti delle Marche, grande successo editoriale che promuove il nostro territorio.




Dopo cinque anni dall’uscita della prima edizione de I Luoghi Insoliti delle Marche, la collana di guide turistiche che illustrano perfettamente le parti forse più belle della nostra Regione, quelle fuori dai grandi circuiti ma che incantano immancabilmente il visitatore, la Claudio Ciabochi Editore può tirare le somme e dirsi soddisfatta. Sono 10.000 le copie vendute, un numero ragguardevole per una pubblicazione di pregio. Ma soprattutto va rimarcato il ruolo che questa collana ha rivestito nel lancio di analoghe opere, sempre del fotografo ed editore fabrianese, dedicate ad altre regioni come l’Umbria e la Toscana e le città di Roma e Firenze. E altre ne verranno, perché Claudio Ciabochi è molto attento e sensibile e di progetti ce ne sono molti, come il libro “E adesso che fai, vai via?” dedicato alle opere messe in salvo dopo il terremoto il cui ricavato è destinato al restauro di una di esse. Insomma, una grande soddisfazione, ampliamente meritata, che prelude a nuove e altrettanto grandi iniziative.

Luca Craia

Anticipo per i lavori di somma urgenza. Ci vuole coraggio a chiamarlo anticipo.




Per carità, tecnicamente è un anticipo, perché la somma totale ancora non si vede. Ma suona grottesco chiamare anticipo l’erogazione di 6.400.000 Euro ai Comuni e alle Province colpiti dal terremoto per far fronte ai lavori di somma urgenza effettuati per la messa in sicurezza degli edifici. Si tratta del 70% del totale dovuto e, se pensiamo che questi lavori sono stati in gran parte già svolti da mesi, capiamo perché il termine “anticipo” sia quanto meno stonato. Nel frattempo le ditte che hanno eseguito i lavori hanno probabilmente pagato i materiali e sicuramente, si spera, pagato gli stipendi agli operai. L’iter burocratico e bla bla bla, ma penso che anche i burocrati gradiscano ricevere puntualmente il salario.
Comunque i soldi sono arrivati ad Ancona e, a breve, giungeranno nelle casse di Province e Comuni. “Un atto importante per le imprese del territorio che con il 70% di anticipazione possono continuare a operare a favore delle nostre comunità” ha detto il Presidente Ceriscioli che, invece di farsi un vanto di questo cosiddetto anticipo, meglio farebbe a scusarsi per il ritardo.

Luca Craia

“Ubaldi ci toglie i soldi dalle tasche”. Parola di Gastone Gismondi

Riceviamo e pubblichiamo

BINGO!!!
Finalmente le bugie vengono a galla come le scelte scellerate che hanno sempre contraddistinto l'attuale amministrazione. La recente pubblicazione dei dati del report territoriale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, consente purtroppo a Montegranaro di essere considerato il Comune della Provincia in cui si paga l’IMU più alta con ben 847 Euro pro-capite, praticamente il doppio della media nazionale.
L’aliquota IMU applicata dal nostro Comune è del 10,60%, ossia il massimo che la legge consente, e ricordiamo anche che l’addizionale comunale, la TARI, e tutte le imposte comunali sono costantemente ai livelli massimi consentiti: un vero salasso per i cittadini a fronte di una pessima gestione della macchina amministrativa.
Purtroppo stiamo verificando quello che dicevamo, dai banchi dell’opposizione, da tre anni a questa parte. Ma la cosa più grave, e forse più sconcertante, sono state le recenti dichiarazioni che l’Assessore Ubaldi ha rilasciato per giustificare tale scellerata politica tariffaria. Secondo Ubaldi il dato del gettito pro-capite è influenzato dal grande livello di contribuenti morosi visto che quasi il 23% dei cittadini non paga l’imposta e che circa 800.000 euro non vengono riscossi dal Comune e, cosa ancora più grave, denuncia che la stortura sta nel fatto che Montegranaro abbia un tessuto produttivo e un numero di capannoni industriali sovradimensionato per la città.
A questo punto un paio di considerazioni, a fronte di una così preoccupante risposta, giungono spontanee.
1 – Il grande livello delle morosità è diretta conseguenza delle tariffe troppo alte che non possono essere onorate dai cittadini : questo dato, oltre che far riflettere, deve indurre alla successiva considerazione che gli 800.000 Euro non riscossi dal Comune costituiscono un’ulteriore penalità per i 4 mila cittadini che, invece, pagano l’IMU, visto che su di essi debbono essere spalmate ulteriori  200 euro in media di morosità, quelli non pagati dai morosi, portando così il conto individuale da Euro 847 ad oltre 1.000 euro annue, ossia un vero e proprio stipendio.
2 – Quale politica industriale vuole perseguire Ubaldi e tutta l’Amministrazione Mancini?
Sentire che il problema di Montegranaro è la sovrabbondanza di capannoni e che l’Amministrazione sta favorendo la retrocessione di aree edificabile e, in una parola, sta assecondando il processo di declino industriale purtroppo già in atto, ci fa accapponare la pelle. Montegranaro è il paese produttivo per eccellenza del territorio, una realtà industriale copiata ed ammirata in tutto il mondo, una vera e propria eccellenza e non può avere al suo governo cittadino personaggi così modesti.
Chiediamo con forza, oltre a presentare il conto e a condannare una politica tributaria sbagliata e dannosa per i cittadini, quale sia il vero intendimento dell’Amministrazione circa il sostegno alle aziende ed agli imprenditori. Quali sono le misure che vuole porre in essere e come vorrà battersi il nostro vice sindaco per il rilancio produttivo del paese?
Speriamo che ci sia qualcosa di concreto e non ci si limiti allo sterile Consiglio Comunale aperto dello scorso 4 marzo, dove molto si è dibattuto, ma niente si è fatto circa le problematiche della crisi: la dimostrazione vi  è stata con la recente notizia della chiusura della Camera di Commercio provinciale e del conseguente silenzio dei nostri amministratori.
Insomma siamo preoccupati. Purtroppo quello che avevamo previsto per lo scriteriato livello di tassazione IMU si è verificato, come pure verifichiamo quotidianamente l’inadeguatezza dei nostri amministratori e l’assoluta assenza di scelte industriali per il rilancio del paese.

Gastone Gismondi

Gara di solidarietà per gli Sbandieratori di Norcia che hanno perso tutto. Ma Montegranaro dice no.



È una gara di solidarietà per aiutare il Gruppo Musici di Norcia, l’associazione che porta per le feste sbandieratori, tamburini e musici. Il terremoto ha danneggiato anche loro: la loro sede è crollata portandosi dietro tutto quello che era necessario alle loro esibizioni: strumenti, attrezzature, costumi e quant’altro. Così da ogni parte d’Italia arrivano iniziative per sostenerli e fare in modo che possano ricostituire il loro patrimonio strumentale. Per esempio, il rione Cassero di Castiglion Fiorentino ha chiesto ai Musici di esibirsi in cambio, ovviamente simbolico, di dieci nuovi tamburi.
La proposta è stata anche fatta all’organizzazione del Veregra Street Festival da un nostro concittadino che avrebbe avuto piacere di aiutare il gruppo nursino. L’idea era di far esibire il gruppo, che solitamente fa uno spettacolo molto accattivante, e ripagarlo con delle nuove calzature di cui gli sbandieratori hanno bisogno. La risposta, però, è stata un diniego. Peccato.

Luca Craia