venerdì 28 aprile 2017

Contributo depurazione in bolletta: dovuto o non dovuto?



In questi giorni è in consegna la bolletta dell’acqua e il Consorzio della Tennacola ha inserito, tra le varie voci, una cifra per la depurazione delle acque. La questione è stata sollevata all’interno del Gruppo di Discussione de L’Ape Ronza da un membro e sembra che la cosa non sia perfettamente corretta. Infatti la sentenza n. 335 del 15/10/2008 della Corte Costituzionale stabilisce l'incostituzionalità dell’art. 155, comma 1, primo periodo del D. Lgs. n. 152/2006 (Norme in materia ambientale) nella parte in cui sancisce che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti anche nel caso di assenza o temporanea inattività degli impianti di depurazione. In base a questa sentenza, quindi, gli utenti collegati alla pubblica fognatura non serviti da impianti di depurazione (perchè assenti o temporaneamente inattivi) non sarebbero tenuti al pagamento della tariffa di depurazione.
Essendoci a Montegranaro più linee di fornitura di acqua potabile, una delle quali derivante da impianti propri del Comune, una parte dell’utenza non sarebbe tenuta al pagamento di questa voce della bolletta. Resterebbe da stabilire quale parte dell’utenza sia esente.
Di questo si è incaricato Giovanni Battista Mariani, direttore regionale dell’EPAS e Segretario Nazionale dell’UDICON, che si è reso disponibile per chiedere ufficialmente chiarimenti alla Tennacola e ai comuni interessati. Su queste pagine troverete i nuovi aggiornamenti.

Luca Craia

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