In questi giorni è in consegna la
bolletta dell’acqua e il Consorzio della Tennacola ha inserito, tra le varie
voci, una cifra per la depurazione delle acque. La questione è stata sollevata
all’interno del Gruppo di Discussione de L’Ape Ronza da un membro e sembra che
la cosa non sia perfettamente corretta. Infatti la sentenza n. 335 del 15/10/2008 della Corte Costituzionale
stabilisce l'incostituzionalità dell’art. 155, comma 1, primo periodo del D.
Lgs. n. 152/2006 (Norme in materia ambientale) nella parte in cui sancisce che
la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti
anche nel caso di assenza o temporanea inattività degli impianti di
depurazione. In base a questa sentenza, quindi, gli utenti collegati alla
pubblica fognatura non serviti da impianti di depurazione (perchè assenti o
temporaneamente inattivi) non sarebbero tenuti al pagamento della tariffa di
depurazione.
Essendoci a Montegranaro
più linee di fornitura di acqua potabile, una delle quali derivante da impianti
propri del Comune, una parte dell’utenza non sarebbe tenuta al pagamento di
questa voce della bolletta. Resterebbe da stabilire quale parte dell’utenza sia
esente.
Di questo si è incaricato
Giovanni Battista Mariani, direttore regionale dell’EPAS e Segretario Nazionale
dell’UDICON, che si è reso disponibile per chiedere ufficialmente chiarimenti
alla Tennacola e ai comuni interessati. Su queste pagine troverete i nuovi
aggiornamenti.
Luca
Craia
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