Il nuovo
spostamento in programma preoccupa Giuliano Pazzaglini e la sua Giunta. I
terremotati che alloggiano nelle strutture della costa marchigiana saranno di
nuovo spostati in altre sedi per liberare spazio per i turisti, sperando che
arrivino. Spostate come pacchi, anzi, come bestie, queste persone, che hanno
perso i propri beni, la propria vita quotidiana, parte della propria identità
culturale, saranno destinate ad altre strutture nell’interno, strutture più
piccole, lontane tra loro.
In questi
mesi in cui la comunità cittadina di Visso è stata ospitata sul litorale, lo
sforzo per mantenere viva la socialità e, quindi, la stessa comunità del paese
è stato grande. I bambini vanno a scuola a Loreto dove trovano i loro
insegnanti, gli adulti usufruiscono di servizi che li portano al lavoro, per
esempio alla SVILA di Visso, una delle poche aziende rimaste in piedi nell’area
terremotata e che ha continuato la produzione. Gli sfollati vissani sono
attualmente distribuiti in cinque strutture tra Porto Potenza Picena e Lido di
Fermo, strutture poco distanti tra loro, e questo ha consentito di riuscire a
mantenere i contatti, uniti i nuclei familiari, vivi quei legami che sono
normali in tempi normali per una comunità ma che, in una situazione paradossale
come questa, rischiano di rompersi portando alla morte la comunità cittadina
stessa. Ora, con questi nuovi trasferimenti, si andrà a ricollocare la gente in
strutture più piccole e più distanti, rendendo difficoltoso il mantenimento dei
servizi come la scuola e la navetta per il lavoro, e si rischierà di rompere
quei legami familiari e sociali che sono essenziali per il ritorno alla
normalità.
Il Comune di
Visso ha diramato un avviso ai propri cittadini per informarli delle richieste
rivolte dall’Amministrazione Comunale alla Regione Marche. Si richiede che
vengano tenute in debita considerazione le esigenze della popolazione “nelle
more di una riorganizzazione generale delle strutture di accoglienza e dei
servizi di trasporto”.
Il Sindaco Pazzaglini
è giustamente preoccupato per queste nuove soluzioni che verranno messe in
campo nei prossimi giorni, perché potrebbero infliggere un duro colpo a ciò che
rimane della comunità vissana. Le condizioni di vita dei cittadini di Visso
sono già estremamente complicate, con le evidenti difficoltà di spostamento già
in essere verso la suola di Loreto e la SVILA di Visso. È quindi essenziale che
le nuove soluzioni vengano concordate e condivise con la popolazione, perché infliggere
nuove sofferenza a chi già ne ha subite a sufficienza sarebbe stupido e crudele,
e minerebbe in maniera gravissima le speranze di ricostituire quanto prima la
comunità sul posto. Visso deve risorgere ma non può essere la Regione Marche,
con decisioni affrettate e poco ponderate, a renderlo difficoltoso se non
impossibile.
Luca
Craia
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