Nei prossimi
giorni i cittadini di Montegranaro potranno ascoltare la presentazione del
prossimo bilancio di previsione nei vari incontri previsti nei quartieri. Credo
sia un buon servizio anticipare quelle che sono le opere pubbliche in programma
nei prossimi due anni, così come riportato dal Programma Triennale per le opere
pubbliche approvato dalla Giunta Comunale il 9 marzo scorso. Da questo
documento si può avere una visione chiara di quello che realmente si farà o,
comunque, si ha intenzione di fare e quello che, alla fine, rischia di
rimanere, come spesso accade, una ridda di parole al vento.
L’amministrazione
Mancini spenderà nel corso del penultimo anno di mandato 200.000 Euro per
comprare e sistemare un’area verde in via Della Repubblica mentre un impianto
sportivo da realizzare a San Liborio, presso la “lottizzazione Rossi” costerà
400.000 Euro. Per la viabilità e l’arredo urbano sono previsti 200.000 Euro
mentre per sistemare e adeguare l’asilo nido alle normative antincendio sono
previsti 225.000 Euro. Il Municipio, che già era in condizioni precarie ed è
stato sconquassato dal terremoto, vedrà assegnati 500.000 Euro che serviranno,
si legge, al suo completamento e all’abbattimento delle barriere
architettoniche. Per rimuovere il tetto di eternit della rimessa comunale
verranno spesi 110.000 Euro mentre altri 500.000 verranno impiegati per
ampliare ulteriormente il cimitero (che piano piano diventerà più grosso del
paese stesso).
Nel corso
dell’ultimo anno di mandato, invece, Perugini & Co. Intendono adeguare alle
normative sull’antincendio lo stadio La Croce spendendo 500.000 Euro, in più
verranno realizzati centri sociali nei vari quartieri (per poi, magari, farci i
corsi di italiano per stranieri) con una spesa di 200.000 Euro. Ci sono poi
altri 600.000 euro da spendere nel 2019 ma forse non sarà questa
amministrazione a impiegarli.
Alcune
considerazioni: l’impianto sportivo a San Liborio è una gran bella cosa ma, con
un paese che sta cadendo a pezzi, un centro storico in rovina, la chiesa di San
Serafino chiusa e non si sa quando verrà riaperta, forse questi soldi si
potrebbero impiegare meglio. L’investimento sull’asilo nido sarà l’ultimo o ci
ritroveremo con altre emergenze dopo pochi mesi? Visto com’è conciato il
municipio, siamo sicuri che con 500.000 Euro si possa fare qualcosa di
concreto?
Sono
domande, insieme ad altre che ognuno potrà elaborare sulla base di questi dati,
che si potranno porre ai nostri amministratori negli incontri per il bilancio.
Intanto studiamo.
Luca
Craia
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