venerdì 10 marzo 2017

5200 posti in hotel fino a dicembre per gli sfollati. A casa non si torna. Ma i danni psicologici chi li conta?



Viene annunciata come una vittoria ma sembra la prosecuzione di una condanna all’esodo, alla diaspora, una diaspora infinita alla quale sono condannati senza colpe i terremotati marchigiani. Ci sono 5200 posti in hotel disponibili per gli sfollati, dice l’assessore al turismo della Regione Marche Moreno Pieroni, e ci saranno fino a dicembre.
Squilli di trombe e applausi, ma questo significa che gli sfollati non rientreranno nelle loro città di origine nemmeno dopo l’estate, che le casette, come del resto sospettavamo, non arriveranno a settembre come promesso, che questo sballottare la gente come fosse bestiame non terminerà per adesso.
Perché ora occorrerà spostarsi, visto che gli alberghi della costa non possono mandare a monte una stagione turistica già fortemente compromessa. Ed eccoci qua, quindi, a caricare sul carro merci i terremotati come faceva un omino coi baffetti tanti anni fa, e a spostarli di qua e di là come niente fosse. Ma i danni che si fanno alla psiche di questa gente, specie ai bambini coinvolti, non li calcola nessuno.
                                      
Luca Craia

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