sabato 11 febbraio 2017

Casette che slittano. L’ira di Rinaldi e il disegno di desertificazione



È l’ANSA, l’agenzia di stampa più importante d’Italia, a dare notizia dell’ira del sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, dopo aver appreso dalla stampa dello slittamento della consegna delle tanto sospirate casette addirittura a settembre. La rabbia di Rinaldi deriva da due motivi: uno è l’evidente ritardo inqualificabile col quale si dà corso a una necessità immediata, arrivando a fornire i moduli abitativi a quasi un anno dal sisma. La cosa di per sé è vergognosa, come è vergognosa la vaghezza con cui si sta trattando il problema al vertice, sia da Curcio che da Errani.
Ma l’altro motivo è lo sgarbo istituzionale di dover sapere certe notizie dai giornali anziché dai canali istituzionali. Rinaldi è furioso per questo e lamenta una totale assenza di relazioni tra il suo Comune e le istituzioni che si stanno occupando di terremoto. Le autorità “si sono viste solo quando sono venuti il presidente della Repubblica Mattarella e la presidente della Camera Laura Boldrini” dice il primo cittadino di Ussita che ha preso carta e penna, anzi, il computer e ha scritto a mezzo PEC a Errani e Curcio chiedendo un incontro proprio a Ussita, “che poi sarebbe il primo su questo territorio dopo quello di ottobre”.
Continuo a sospettare che ci sia un disegno dietro queste presunte leggerezze, un disegno volto allo spopolamento della zona montana per motivi politici ed economici (ne abbiamo già parlato – leggi l’articolo ). Infatti appare sempre più inspiegabile l’inefficienza degli apparati dello Stati che dovrebbero gestire l’emergenza, un’inefficienza che non può essere giustificata solo con l’incompetenza e l’inadeguatezza di certi personaggi.
                                      
Luca Craia

Nessun commento:

Posta un commento