lunedì 9 gennaio 2017

Lo spirito di partito sopra tutto



Se hanno un pregio, quelli del PD, è la fedeltà. Sono talmente fedeli che sarebbero pronti a sostenere qualsiasi cosa e il suo contrario purchè serva a difendere la posizione ufficiale del partito. È una grande qualità, che fa di un partito un partito forte, che può contare sempre e comunque su uno zoccolo duro, anzi, durissimo che possa garantire la propria sopravvivenza politica e, soprattutto, elettorale. È gente, quella del PD, che dopo aver fatto le barricate per difendere le classi più deboli, oggi sale sugli scudi per difendere il proprio partito, finalmente al governo, che massacra le classi più deboli. E lo fa con una disinvoltura disarmante, come se fosse la cosa più naturale del mondo. E, badate bene, non cambiare idea per intelligenza e ragionamento; è non avercela proprio, un’idea, e farsela prestare dal segretario del Partito: si fa meno fatica e prima o poi si vince.
La prova (perché il sospetto lo avevo da tempo) che le cose stiano così l’ho avuta in questo fine settimana. Sabato sera ho pubblicato sulla pagina Facebook del blog una foto, scattata da un cittadino di Visso che vive in una roulotte perché deve accudire i propri animali, che ritrae le roulotte, appunto, parcheggiate in uno spiazzo di Visso. Le roulotte sono completamente incrostate di ghiaccio. La foto mi è parsa molto esplicativa di come questa gente sia costretta a vivere per mantenere uno spiraglio di vita per la propria città, non lasciando morire la loro azienda e, quindi, una parte di quella economia che fa sì che una città viva. Ho descritto la foto in modo molto diretto, come sono solito fare, invitando il Presidente del Consiglio e il Presidente della Regione Marche a passare una notte in una di quelle roulotte per rendersi conto se fosse giusto o sbagliato il divieto di edificare casette di legno private e consentire a queste persone un’esistenza un tantino più umana.
Il post è diventato virale e in poco tempo ha raggiunto 1.600.000 persone, con 19.000 condivisioni, 2800 like sulla pagina e 600 commenti. La stragrande maggioranza di quest’ultimi è solidale con i terremotati e indignata per le condizioni in cui quelli che sono rimasti devono vivere. Poi ci sono i soliti razzisti che sparano la scontata frase sugli immigrati in albergo e, infine, ci sono i sostenitori a spada tratta del Governo, offesi dal post, che mi accusano di mentire, di sfasciare, di essere irrispettoso delle istituzioni. Vai a vedere i loro profili e sono tutti attivi sostenitori del Partito Democratico. Addirittura un sedicente Segretario del PD di un qualche paesino siciliano (avete capito bene, siciliano, non della provincia di Macerata) mi minaccia di querela. E tutti a difendere l’indifendibile, a sostenere addirittura che le casette ci sono o che non si possono mettere perché non ci sono le fogne. Addirittura c’è chi afferma che chi è rimasto lo ha fatto per libera scelta e che deve essere scemo a non andare in albergo sulla costa, magari portandosi dietro le vacche, chissà.
Tutto volevo meno che politicizzare la questione. Però, se serviva uno spaccato dell’Italia, lo abbiamo. La politica non più come impegno per il bene comune ma come tifoseria, schieramento bendato, appartenenza cieca a una fede. Se ci pensate, questo spiega molte cose su come ci siamo ridotti in Italia.

Luca Craia                                                    

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