sabato 14 gennaio 2017

Il mito del centro storico, Guelfo, se ne è andato.

Quando se ne va un personaggio che ha fatto la storia di Montegranaro fa male, a chi ama questo paese più di altri. Se se ne va uno della tua età o poco più fa ancora più male. Io, Guelfo, l’ho solo incrociato, ci ho parlato, lo conoscevo ma non posso dire di aver avuto la fortuna di essere tra i suoi amici. Ci avrei tenuto, perché Guelfo era una specie di mito, per noi ragazzi del centro storico; era una sorta di capo assoluto, quello a cui portare rispetto. E questo rispetto, tra noi ragazzi di un’epoca andata e, forse, dimenticata può essere mal interpretato in questi tempi in cui il rispetto lo guadagna il più cattivo, il peggiore.
Credo che per noi fosse il contrario: Guelfo forse era il migliore, quello col senso del giusto, quello che sapeva dispensare la giustizia tra i giovani. Ho questo ricordo sublimato dal tempo, ma credo che non sia così distante dal vero.
Ora so che questo ragazzo non c’è più. Ed è un altro pezzo della Montegranaro che amo che se ne va, quella dei vicoli odorosi, dei ragazzi scavezzacollo lungo le strade scoscese, di un tempo che sembra più antico di quello che è. Eravamo bella gente, belle persone. Una non c’è più. Ma resta nei cuori, nelle menti e nel desiderio di tornare a quel paese, a quel sentirsi uno.

Luca Craia

Nessun commento:

Posta un commento