domenica 4 settembre 2016

Baratto amministrativo: si fa, non si fa. Pavoni spinge.





Ogni tanto rispunta, una specie di tormentone riempi pagine di giornali che poi, i giornali, manco se ne interessano più. Eppure sul baratto amministrativo, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle nazionale e locale, a Montegranaro sembrava si fosse giunti a un punto fermo, con una sorta di accordo trasversale che pareva mettesse d’accordo tutti. Ma passano i mesi, direi gli anni, e siamo sempre lì, con un progetto finito a impolverarsi in qualche cassetto di qualche assessore e i Pentastellati che tornano periodicamente alla carica per chiederne conto.
Proprio in questi giorni si è rifatti sotto Endrio Pavoni, rappresentante 5 Stelle in Consiglio Comunale, che sulla sua pagina Facebook torna a sollecitare i suoi colleghi consiglieri. “La nostra proposta di Baratto Amministrativo, presentata ad inizio legislatura ancora ferma, è morta e sepolta in un cassetto nonostante ci si sia lavorato un anno insieme a tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione”. E ci dà la notizia che alcuni consiglieri di maggioranza parrebbe ci stiano rimettendo mano “per portarlo a compimento ad Aprile 2017”. Chi siano questi consiglieri non si sa, ma pare di capire che il Movimento 5 Stelle, che pure aveva portato in Consiglio la proposta, non sia stato interpellato e che, come è solita fare, la maggioranza stia facendo per conto suo.
Se si arriverà sul serio a formulare una regolamentazione pe questo particolare intervento sociale sarà sempre e comunque cosa buona, ovviamente se fatto con cognizione e senso sociale, sempre che “ne abbiano parlato con l'Assessore al Bilancio”, chiosa Endrio Pavoni,  ma il modus operandi della maggioranza, ancora una volta, lascia interdetti circa il concetto di democrazia e partecipazione che viene applicato, anzi, che non viene applicato.
Pavoni, comunque, nel frattempo sollecita interventi sociali urgenti. La situazione a Montegranaro è seria e preoccupante, anche se sembra un tabù parlarne. In altri comuni stanno assumendo disoccupati, con contratti ad hoc, per svolgere lavori socialmente utili. Perché non farlo anche da noi, dice Pavoni?

Luca Craia

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