mercoledì 31 agosto 2016

Il mistero della biblioteca fantasma



Eravamo già rimasti piuttosto basiti nello scoprire che la Biblioteca Comunale di Montegranaro fosse rimasta “chiusa per ferie” per ben 15 giorni in agosto, precisamente dall’8 al 20 agosto, come se il servizio erogato dal Comune fosse meno importante di altri, per i quali era giustamente prevista continuità. In effetti non abbiamo mai trovato l’anagrafe o l’ufficio tributi chiusi per ferie, anche se risulta che l’ufficio lavori pubblici, nonostante non sia mai stato ufficialmente chiuso per ferie, è stato privo di personale per un lungo periodo, questa estate.
Evidentemente il Comune di Montegranaro, nella fattispecie l’assessore alla cultura Beverati, non ritiene di dover dare continuità al servizio, in barba al fatto che, proprio a fine agosto, molti studenti siano chiamati agli esami di riparazione e che, magari, possano aver bisogno di libri e bibliotecario, oppure che qualche universitario abbia da preparare qualche importante esame, o che qualche ricercatore debba trovare, magari con una certa urgenza, notizie e reperti. E poi, in linea di principio, credo che la Biblioteca sia un servizio di pari valore rispetto agli altri erogati dal Comune, per cui non capisco perché non debba avere continuità.
Ciò posto, finito il periodo di ferie, purtroppo la responsabile si è ammalata e la biblioteca è rimasta priva di un bibliotecario, seppure aperta, per una settimana. La corrente settimana, invece, la responsabile è in ferie, per cui non c’è un bibliotecario titolato a svolgere il servizio per un’ulteriore settimana. In totale quattro settimane di servizio pressochè sospeso.
Il mistero, direte voi, qual è? Semplice: la cultura la fanno le associazioni, il turismo pure, il centro storico cade a pezzi, la biblioteca sembra interessare poco niente, l’assessore Beverati, in sostanza, che fa?

Luca Craia

Il PD non dibatte. Se la suona e se la canta.



Come ho già scritto qualche giorno fa (vedi articolo), il dibattito, secondo la lingua italiana, prevede la contrapposizione e la valutazione di idee diverse. Il “dibattito”, così lo chiama anche un quotidiano locale stamattina, che è in programma per domani sera alla festa dell’umidità sul tema più caldo del momento a Montegranaro, viale Gramsci, non è un dibattito ma una chiacchierata tra amici.
Interverranno gli amministratori. E poi? E poi il pubblico potrà fare domande. Il pubblico, alla festa dell’umidità, non è mai di parte, per niente. Immaginate quindi quando potrà essere acceso il dibattito. E se lo fosse, qualcuno dovrebbe porsi delle domande. Non disperiamo.
Comunque, tornando al supposto dibattito, per essere tale sarebbe stato bello ci fosse qualche rappresentante dell’opposizione, seduto sul palco in mezzo agli eroi piddini, a esporre una posizione diversa. Sarebbe stato bello che fosse stato invitato qualche esponente del Comitato Buon Senso, che si sta battendo da mesi per convincere l’Amministrazione Mancini che il progetto di riqualificazione è una Corazzata Potemkin pazzesca.
Ma, a quanto si sa, ci saranno solo i soliti, quelli che hanno già deciso, quelli che hanno detto chiaro e tondo che si fa così punto e basta, quelli che hanno detto che o si fa così o, anziché spendere i soldi nel centro, “che non li vogliono" (cit. Ediana Mancini), li spendiamo a Santa Maria, secondo quale logica amministrativa non si sa. E allora, amici del PD, compagni, frequentatori delle feste dell’umidità, chiamiamo le cose col proprio nome. Quello non è un dibattito, è una riunione di partito, una conversazione in salotto.
A meno che, tra il pubblico, non spunti qualche contestatore, qualcuno di quelli della lista nera, la lista dei cattivi, dei gufi, quelli che, ‘ste carogne, si permettono di dissentire. Uno di quelli che, hai visto mai, facciano una domanda non prevista, una di quelle che pretenderebbero una risposta. Vedremo.

Luca Craia

martedì 30 agosto 2016

Raccolta fondi pro terremoto: navette dalla costa per visitare Montegranaro



Crescono le iniziative legate alla proposta dell’associazione culturale Arkeo per raccogliere fondi da destinare al recupero di beni culturali colpiti dal sisma. Domenica 4 settembre i volontari dell’associazione coadiuveranno la socia Sabina Salusti, guida turistica abilitata, nell’offrire due tour di Montegranaro. I tour partiranno dall’antica ecclesia di Sant’Ugo per proseguire su SS.Filippo e Giacomo, piazza Mazzini e i suoi palazzi, i portali di San Francesco e della Pieve del SS. Salvatore per concludere in San Serafino.
Ora, per coloro che vorranno prendere parte ai tour e provengono dalla costa, grazie alla generosità di Francesco Reali che ha messo a disposizione un pullman e alla competenza di Paola Poggi, ci sarà la possibilità di usufruire di un servizio navetta che passerà a raccogliere i turisti nei principali camping del litorale fermano. Ovviamente il servizio è esclusivamente su prenotazione e si può richiederlo chiamando i numeri 393-7084612 oppure 0734/642391.
La partecipazione è a offerta libera e le somme raccolte saranno destinate al recupero di uno dei purtroppo tanti beni culturali danneggiati dal terremoto. Il Direttivo di Arkeo non ha ancora deciso quale sia questo bene perché si attende di conoscere i progetti di ristrutturazione che verranno portati avanti. Le somme raccolte sia con questa iniziativa che con altre che sono in fase i studio, saranno consegnati direttamente nelle mani della proprietà del bene, sia essa la Curia, la Parrocchia o il Comune. Non ci saranno tramiti.
L’idea che ha mosso Arkeo nell’organizzare questa giornata turistica montegranarese è quella che molti amanti dell’arte ma anche conoscitori dell’economia delle zone colpite stanno sostenendo: se non si recuperano i beni culturali non ripartirà l’economia delle zone terremotate, profondamente legata al turismo. Per questo è fondamentale aiutare sì le persone direttamente ma anche l’economia che fa sì che i paesi danneggiati dal sisma possano vivere.

Luca Craia