mercoledì 27 luglio 2016

Il complotto finto-islamico e i beccaccioni



Eccoci qua: dopo le scie chimiche, i complotti sinarchici universali, gli illuminati, adesso arriva il terrorismo finto-islamico. Già, nella evidente difficoltà, sempre più pesante, di trovare una giustificazione al silenzio del mondo islamico di fronte alle ormai quotidiane stragi in occidente, agli attacchi alla civiltà “infedele”, agli sgozzamenti di preti al grido di Allah akbar, l’intellettuale sinistroide, chiuso nel suo ovattato castello, ignaro delle reali difficoltà quotidiane che il proletario deve affrontare per campare, ivi compresa la rabbia per servizi sociali a lui negati e regalati agli ultimi venuti, che si inventa? Non sono islamici! E no, non sono islamici quelli che sgozzano i preti, nossignori. Gridano che Allah è grande perché ci vogliono sviare, capite? E noi, fessi, ci crediamo che sono islamici, e ce la prendiamo con gli islamici perché i complottatori universali vogliono la guerra di religione e vogliono che siamo noi a dichiararla. È un complotto, capite?
E, secondo l’intellettualoide di sinistra, tollerante, sì, ma solo con chi la pensa come lui, altrimenti gulag e querele, noi fessacchiotti, beccaccioni, ci stiamo cascando. Ma chi lo avrà mai ordito questo gombloddo? La Cia, l’FBI, gli stessi Illuminati? Magari i rettiliani umanoidi? Forse sono gli ultras della Fermana. Chi lo sa, non ce lo spiegano ma ci lasciano intendere, con qualche ammiccamento, che loro lo sanno ma non lo possono dire. Quindi tranquilli, l’islam ci ama e quelli che sgozzano i nostri preti, che schiacciano gente col camion, che ti tagliano la gola a chi non conosce il Corano a memoria non sono musulmani. Chi siano non si sa ma sicuramente musulmani non sono. Parola di radical chic.

Luca Craia

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