giovedì 23 giugno 2016

Veregra Street e la giungla del centro storico. Lettera socchiusa all’assessore Basso

Caro Roberto Basso, ti scrivo questa lettera non proprio aperta che, vista la poca gente che legge questo blog, chiamerei una lettera socchiusa, per farti i complimenti per l’entusiasmo e l’impegno che stai mettendo nell’edizione di Veregra Street di quest’anno. Si vede la passione e la voglia di fare e questo ti fa onore. Volevo, però, ricordarti che, al di là dell’eccitazione che devi provare per avere sostanzialmente in mano l’intero festival, sei e rimani l’assessore all’ambiente e che le tue funzioni relative a questa delega non dovrebbero essere sospese durante la settimana del Veregra Street.
Il Festival, caro Roberto, si sviluppa parzialmente all’interno del centro storico e, per la maggior parte, nell’area immediatamente prospicente a esso. Questo significa che, in qualche modo, anche il centro storico ne rimane coinvolto, e non mi riferisco al fatto che i residenti non riescono nemmeno ad andare a casa la sera, cosa alla quale siamo tutti abituati e che accettiamo di buon grado. Mi riferisco alla sporcizia, alle erbacce, al degrado che, almeno in questo periodo, ci aspettavamo diminuissero.
Sarebbe stato logico, e in passato era così, che si curassero un po’ di più le vie vecchie in questo momento in cui tantissima gente (è tanta, credimi) passa per quei vicoli per recarsi al Festival, dopo aver parcheggiato lungo le mura. E, se è vero che di notte la sporcizia non si vede, anche in virtù del fatto che mancano metà delle lampadine - cosa che ti ho segnalato ben più di un anno fa ottenendo come risposta che te ne saresti occupato ma non hai mai detto quando - in pieno giorno, alle 20 o giù di lì, quando la gente arriva e va a cenare nelle osterie del Festival, le erbacce e la sporcizia danno il biglietto da visita di Montegranaro. E non è un bel biglietto da visita.
Credevo che, dove non potesse il buon senso, potesse almeno prevalere il pudore e la vergogna. Così non è. E quindi nemmeno per una settimana all’anno avremo l’onore di vedere le nostre vie in ordine e le luci accese. Pazienza.

Luca Craia

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