domenica 24 aprile 2016

Ancora caos magrebini. Solidarietà ai Carabinieri.



Ancora un brutto episodio a carico dei nostri “ospiti” magrebini, uno dei tanti, l’ennesimo di una lunga lista che parla di risse, molestie, furti e violenze di vario genere. Sgombriamo il campo: non tutti i Magrebini sono delinquenti, ma quasi sempre i protagonisti di questo genere di episodi che accadono nel nostro Comune sono di provenienza nordafricana. E se è vero che anche gli Italiani, a volte, diventano artefici di questi atti di criminalità, ciò non giustifica il fatto che chi viene ospite nel nostro Paese possa comportarsi in questo modo. In sostanza: ne abbiamo abbastanza di delinquenti nostrani che non c’è la necessità di prenderli di importazione.
La cosa più grave, però, è l’impunità. Leggere sul giornale che il protagonista dell’ultima puntata della serie “Il Magrebino Pazzo”, quella accaduta venerdì notte al Mastio di Montegranaro , è noto alle forze dell’ordine. E queste forze dell’ordine, i Carabinieri nella fattispecie, gente che vive con uno stipendio inadeguato e deve rischiare la vita per fare il proprio dovere, va a intervenire per l’ennesima volta su un soggetto che si prende l’ennesima denuncia a piede libero e torna a ubriacarsi e delinquere con disinvoltura. Intanto i Carabinieri si fanno male, rischiano grosso, e magari si beccano pure qualche insulto. E se gli scappa una smanacciata ci passano pure un guaio.
La mia solidarietà per l’Arma è totale e incondizionata. Devono lavorare in queste condizioni, senza strumenti, con leggi che tutelano più il delinquente che loro. Bloccano il facinoroso, vengono aggrediti, si fanno male la legge rimette il libertà il delinquente. Verrebbe da arrendersi e dire un normalissimo quanto umanissimo “chi me lo fa fare”. Invece continuano a fare il loro dovere e a proteggerci, per cui grazie di cuore.
Per quanto riguarda, invece, gli stranieri che si comportano in questo modo, ricordiamo ai loro tutori, quelli che si stracciano le vesti per difenderli e che, in questo preciso istante, mi stanno dando del razzista, che se un Italiano aggredisse un poliziotto turco, tanto per fare un esempio, lo metterebbero in galera e butterebbero via le chiavi. Chi vuole stare in Italia deve rispettare l’Italia e gli Italiani. Altrimenti non può e non deve restare. Le leggi attuali, figlie di un buonismo ipocrita e interessato, vanno modificate quanto prima, per la tutela nostra e delle stesse forze dell’ordine. E chi non è d’accordo vada a ubriacarsi a Casablanca, picchi un poliziotto marocchino e poi ne riparliamo.

Luca Craia

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