mercoledì 27 gennaio 2016

Meraviglioso comunicato di Liberi per Montegranaro. Continua l’opposizione all’opposizione.

Tra una strizzatina d’occhio al Movimento 5 Stelle, che pare stia molto simpatico al gruppo consiliare di Ubaldi, e uno sputacchio di veleno contro l’ex sindaco Gismondi, leggiamo non senza meraviglia l’ennesimo comunicato di Liberi per Montegranaro, ancora una volta pubblicato sulla pagina Facebook di Gioventù Libera, questo organismo interno agli ubaldiani che ancora non siamo stati capaci di capire cosa sia e, soprattutto, chi ne sia responsabile. Un comunicato che, come sempre, più che spiegarci la politica della maggioranza di cui Liberi per Montegranaro fa parte, attacca duramente l’opposizione e non per quello che fa ma sulle persone. Dicono che non sono interessati ad essere simpatici e questo pare molto evidente, ma al di là di questo vorremmo capire anche le linee politiche di questa maggioranza, e non il solito elenco dei faremo e degli abbiamo fatto.
Vorremmo capire, per esempio, quale sarà il criterio che muoverà le prossime asfaltature di strade, perché 10 e non 100 e non 1000 visto che le nostre strade sono tutte in condizioni pietose. Vorremmo capire perché questo irrigidimento sull’intervento di viale Gramsci quando la popolazione si sta dimostrando contraria. Vorremmo comprendere quale è la logica che porta a parlare di consumo di suolo 0 senza fare un piano per incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente.  Vorremmo capire perché il centro storico è scomparso dai programmi. Vorremmo sapere quali politiche sociali si vogliono intraprendere, visto che, oltretutto, Liberi per Montegranaro esprime l’assessore ai servizi sociale (ancorché il più taciturno nella storia del nostro Consiglio Comunale).
Di tutto ciò, però, il comunicato non dice. Dice che Gastone è brutto e cattivo, ricorda commissariamenti e cose non fatte. Ma le risposte che la cittadinanza vorrebbe non vengono date. Ci si limita a spiegarci che non si punta a essere simpatici e questo lo avevamo capito da soli. E quello che si evince è che ancora la sindrome dell’opposizione perenne non è passata. E forse mai passerà.

Luca Craia

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