domenica 24 gennaio 2016

L’ACCANIMENTO E LA FRATTURA CON LA CITTA’ – Comunicato di Viviamo Montegranaro



In letteratura medica con accanimento terapeutico si intende l'esecuzione di trattamenti clinici di documentata inefficacia in relazione all'obiettivo, a cui si aggiunge la presenza di un rischio elevato e/o una particolare gravosità per il paziente con un'ulteriore sofferenza…. Che aggiungere di più? Non è la fotografia politica del nostro Paese? E’ indiscutibile che Montegranaro, da un po’ di tempo a questa parte, si trovi vittima di una grave fase di accanimento politico da parte dei suoi amministratori, sempre più feroce, rissosa e soprattutto dannosa. Analizziamo i fatti così come sono succeduti nell’ultimo mese a questa parte. 1) Presepe Vivente – In quella sede vi è stata l’apoteosi delle figuracce, una gravissima frattura voluta dall’amministrazione, iniziata con il vuoto istituzionale più assoluto alla presentazione dell’evento, perpetuata con le futili giustificazioni addotte dal Sindaco e risaltate dai violenti e meschini attacchi del Vice sui social media. Un evento voluto e vissuto da tutta la città, con oltre 1000 figuranti, visto da oltre 6.500 persone, senza che costasse un centesimo, viene oltraggiato per la scusa puerile (poi rivelatasi del tutto infondata) del volantino pubblicitario distribuito insieme a quello di ViviAmo Montegranaro…. 2) Lavori di Viale Gramsci – Estrema frattura della Giunta rispetto al volere dei cittadini anche in questo caso. Il progetto, a causa delle evidenti lacune e per l’inutile sperpero di pubblico danaro, coalizza tutti i commercianti del centro che, apertamente in una riunione allo scopo indetta, , lo bocciano severamente, trovando la solidarietà dell’Assessore al Centro Storico, proponendo un intervento molto meno invasivo e meno costoso : il giorno successivo, senza che nulla fosse accaduto, il Sindaco fa sapere a mezzo stampa che - in quanto facente parte del programma elettorale - il progetto si sarebbe realizzato ugualmente… Frattura con i voleri di numerosi altri cittadini che, per il mezzo di un referendum popolare sempre più partecipato, stanno votando affinché i soldi di tale inutile progetto possano essere utilizzati per frenare il degrado del morente centro storico completamente dimenticato dalle volontà della giunta nonostante fosse stato un elemento prioritario di Montegranaro Riparti. 3) Consiglio Comunale del 22 gennaio: La maggioranza vuoi per le lacerazioni interne, vuoi per qualche assenza per conflitto di interessi, non ha i numeri per deliberare su un punto all’ordine del giorno, quello della retrocessione di alcune aree fabbricabili e, sempre più sconnessa dalla realtà, nonostante l’invito a ritirare il punto, mestamente chiude un importante consiglio comunale con una colossale figuraccia e un nulla di fatto. Il ritiro del punto avrebbe consentito, oltre che evitare la figuraccia, di gestire al meglio un problema sentito da molti cittadini: in tal modo la giunta avrebbe ottenuto il voto del nostro gruppo (e presumibilmente anche quello di altri) oltre che consentire agli uffici ed alle parti politiche di trovare soluzione adeguata per tutti i proprietari anziché accontentarne alcuni ed altri no. 4) Referendum orario scuola – Quello che si contesta all’amministrazione ed al Sindaco in particolare, in questo caso, è che non si sia reso conto della volontà dei genitori e non abbia – cosa molto grave – percepito il loro volere, allargando sempre più quel solco con la città. Se serpeggiava, con l’avvicendamento della vecchia dirigente, la volontà di voler mettere mano sulla scuola, modificare i suoi equilibri ed orari delle lezioni voluti a gran voce dai genitori anni fa, questo proposito si è rivelato infelice e del tutto smentito dal recente referendum - quando con quorum prossimi al 65% in alcuni plessi - i genitori hanno di nuovo fortemente difeso la settimana corta votando le proposte che la prevedevano addirittura con 2 voti su 3. Cosa fare – Tutto ciò premesso ci troviamo di fronte ad un grave, irreversibile e temerario accanimento politico dell’attuale giunta sulla città che non può essere più perpetuato…la stessa letteratura medica, la legge e soprattutto il dibattito etico, nel caso del paziente, vuole che l’accanimento terapeutico non debba essere portato avanti e tutti i trattamenti debbano cessare al fine di non peggiorare il quadro clinico…. Cari Mancini-Ubaldi, oltre a godere di maggioranze sempre più risicate, state perdendo il senso della realtà, state creando una profonda ed irreversibile lacerazione tra la politica e gli interessi del Paese… Fate un atto di coraggio, l’unico forse dignitoso nei quasi due anni del vostro mandato: prendete atto che non è questo il modo di governare Montegranaro e cercate di cambiare, sin da subito o, alternativamente, tornate alle vostre originarie professioni ed ai vostri affetti…. E’ la città che ve lo chiede.

Viviamo Montegranaro
Gastone Gismondi

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