mercoledì 30 dicembre 2015

Le culture si integrano lavorando insieme. L’esempio di Assan



C’è una piccola storia tra le tante piccole storie che, insieme, hanno costruito quello splendido mosaico di fede, tradizione e cultura che è stata l’esperienza del Presepe Vivente di Montegranaro. Una piccola storia di come le cose migliori si realizzino in maniera naturale quando si incontrano persone di buona volontà e cuore aperto. E questo supera le ideologie, le strumentalizzazioni, i proclami. Sono le persone a incontrarsi e a scambiarsi cultura ed esperienza. E anche questo è Natale.
Assan è un ragazzo magrebino che vive a Montegranaro da anni. Assan vive nel centro storico dove si è perfettamente integrato con i suoi vicini, è benvoluto da tutti e va d’accordo con tutti, nei limiti delle possibilità umane. Assan lo riconosci perché sorride: sorride quando parla, sorride quando lavora il legno. Ed è anche bravo a lavorare il legno.
Assan è uno di quelli che hanno realizzato il Presepe Vivente di Montegranaro. Non è cristiano ma fa parte di questa comunità e lo ha capito. Lo ha capito meglio di tanti che vi appartengono di diritto, per nascita, per cittadinanza. Lui appartiene alla comunità cittadina di Montegranaro perché ne ha fatto la propria casa e ha scelto di vivere qui, con la sua cultura, rispettando la nostra e cercando di essere uno di noi.
Per questo Assan ha lavorato come un matto per fare insieme a noi il Presepe Vivente. Non ci ha guadagnato niente, se non la nostra stima e il nostro affetto. Assan è uno di noi. Anche a questo serve fare comunità: dare l’opportunità a chi vi vuole appartenere di dimostrarlo.

Luca Craia

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