martedì 12 maggio 2015

Triste de profundis di Gentili per la Proloco. Ma manca l’esame di coscienza.



Dispiace molto leggere le parole del Presidente della Proloco Gentili, il suo scoramento, la sua sostanziale resa di fronte all’evidente disfatta dell’ennesima operazione per dare vita a una Proloco efficiente a Montegranaro. Dispiace anche e soprattutto perché la partenza era stata buona, con quella bella prova che fu la festa del Primo Maggio al laghetto. Ma le difficoltà di cui parla Gentili sono reali in un paese che conta così tante associazioni. Ogni associazione ha una sua prerogativa, una sua caratteristica, una sua dignità e la Proloco se ne deve fare interprete senza prevaricare. All’inizio, dicevamo, si era partiti bene e la maggioranza dei sodalizi si era posta positivamente di fronte agli sforzi dei giovani membri del direttivo della Proloco per farla rinascere e screscere. Poi s’è rotto qualcosa.
È anche vero che ci sono state defezioni dallo stesso direttivo dovute a interessi più o meno personali, ma il problema è stato un altro. Fin dai primi giorni c’è stato chi, nel mondo associativo, ha remato contro. C’era chi parlava di “truppe cammellate”, di Proloco occupata da questo e quello. Sono affermazioni di chi è abituato a occupare, appunto, posti e postazioni strategiche, di chi siede su sedie diverse e vuole controllare e, quando non riesce, accusa gli altri di farlo. Un atteggiamento da parte di personaggi noti che, nel tempo, verificandone l’inefficacia, è mutato, diventando accomodante ma mellifluo.
Con la caduta di Gismondi questi personaggi si sono fatti più forti e hanno convinto il Presidente Gentili della loro buona fede, estromettendo abilmente altre associazioni che, come la mia, si erano sempre poste in maniera costruttiva e collaborativa con la Proloco. È qui che ha sbagliato Gentili, nel fidarsi della gente sbagliata. Ferme restando le difficoltà oggettive che si sapeva avrebbe trovato, ferma restando la strumentalizzazione politica cieca e incomprensibile sotto tutti gli aspetti che l’amministrazione Mancini ha fatto di tutta la vicenda.
Spero che Iacopo Gentili mantenga vivo il proprio impegno per Montegranaro. È una persona di valore, intelligente, volenteroso e con molte buone idee. È giovane e i giovani sbagliano, lo abbiamo fatto tutti, serve per imparare. Spero che non cessi di lavorare per la collettività, altrimenti sarebbe una grave perdita. In quanto alla Proloco, vedremo.

Luca Craia

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