lunedì 11 maggio 2015

Con Galliano Pesci va via un pezzo di storia della buona politica.



Ho appreso solo ora della scomparsa di Galliano Pesci, e la notizia è stata per me estremamente dolorosa. Avevo incontrato Galliano pochi mesi fa proprio sotto casa e, come facevamo di solito, avevamo discorso di politica locale e, come ogni volta, ho avuto modo di apprezzare la lucidità con cui riusciva ad analizzare la situazione. Galliano è stato un amico di famiglia, compagno di uscite dei miei genitori. Ma, soprattutto, per me è stato una sorta di maestro politico quando, ormai ventinove anni fa, entrai nel suo partito, quel PRI di cui oggi ci sarebbe molto bisogno, per diventarne poi, anche grazie al suo appoggio e ai suoi consigli, segretario politico cittadino a soli ventidue anni, il più giovane di Italia.
Con Galliano se ne va un pezzo di storia di Montegranaro. Una storia soprattutto politica fatta di passione e onestà. Possiamo forse dire che Galliano Pesci era l’ultimo rappresentante di quella scuola politica fatta di uomini capaci di mettere il bene pubblico davanti a quello personale, l’interesse collettivo a quello del singolo. Consigliere Comunale per anni, fine conoscitore dei meccanismi politici montegranaresi, abile stratega, fu capace di farsi da parte ed uscire dalla scena con grande dignità solo a causa piccoli problemi di natura economica legati alla sua attività. Un uomo che ha potuto camminare tutta la vita a testa alta per la sua onestà e integrità.
Galliano Pesci era fuori dalla politica attiva da anni, ma forse ancora rappresentava per qualcuno un esempio da seguire. Per questo lascerà un grande vuoto tra chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di imparare da lui. MI piace pensarlo di nuovo insieme alla sua Antonietta, amata sempre e mai dimenticata, finalmente riuniti dopo aver combattuto insieme tutta la vita anche per mantenere saldamente fede ai loro principi.

Luca Craia

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