mercoledì 8 aprile 2015

Cantieri e indisciplina: dove portiamo le macchine?




Pubblico integralmente il testo della lettera appena inviata al Sindaco di Montegranaro per sollecitare interventi sulla segnaletica dei parcheggi nel centro storici.




Gentilissima dottoressa Mancini,

     mi riferisco con la presente alla situazione viaria del centro storico di Montegranaro dove, per centro storico, intendo specificamente l’area del paese circoscritta all’interno del perimetro delle mura castellane. Come ben sa il nostro borgo antico è scarsamente carrabile a causa delle vie anguste e della difficoltà di muoversi per mezzi di dimensioni appena superiori a quelle di un’utilitaria.
La stessa angustia delle vie causa conseguentemente una grave carenza di posti auto che, almeno fino a poco fa, era sentita ma tollerata dai cittadini residenti. Con l’assegnazione dei nuovi alloggi popolari la situazione ha registrato un sensibile peggioramento dovuto alla presenza di nuovi veicoli che necessitano di spazio per posteggiare. Infine, nella previsione della riduzione di ulteriori spazi in viale Gramsci dovuta alla presenza dei cantieri del teatro e della scarpata, è presumibile un ulteriore aggravamento del problema. A tutto ciò va aggiunta una mancanza di disciplina diffusa che fa sì che molti lascino l’auto senza curarsi se la stessa crei o meno disagi alla circolazione.
Considerato quanto sopra esposto sono, con la presente, a richiedere alla S.V. e a chi di dovere di studiare e mettere in atto con urgenza un sistema di segnalazione degli spazi di parcheggio con l’opportuna segnaletica orizzontale e verticale. Ritengo, infatti, che sia questo l’unico sistema per ovviare, seppur parzialmente, al problema di cui sopra agevolando sia il parcheggio che la circolazione dei veicoli, anche in considerazione che, in mancanza di opportuna segnaletica e a norma di codice della strada, in realtà, nel centro storico, la sosta sarebbe vietata pressoché ovunque.
Certo che il problema possa essere compreso e che la soluzione prospettata possa essere condivisa e applicata, colgo l’occasione per salutare distintamente.

Luca Craia


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