martedì 13 gennaio 2015

Arrivano i troll!!!



Creatura ruvida, irsuta e rozza, dotata di un grosso naso e di una coda dal folto pelo e con solo quattro dita per ogni mano o piede”. Così Wikipedia definisce il troll. Ma c’è anche un’altra definizione: “soggetto che interagisce con gli altri tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l'obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi”. Mentre non ho mai avuto il piacere di incontrare un troll del primo tipo, quelli del secondo li conosco piuttosto bene e, a ondate, assalgono questo blog e la relativa pagina Facebook. A ondate, poi, non è corretto perché qualche troll solitario ogni tanto si affaccia, ma ci sono momenti precisi in cui arrivano a branchi e sono quei momenti in cui l’Ape va a toccare qualche nervo scoperto di una parte politica ben precisa e riconducibile a personaggi ben precisi.
Il troll ha gioco facile: non usa la sua identità ma se ne crea una fittizia. Sul profilo Facebook non ha foto, non ha informazioni, non ha amici. Il profilo è uno strumento di guerra, come fosse un coltellaccio arrugginito usato dal troll del primo tipo. E con lo stesso intento: fare male. Il troll non fa sconti: attacca diretto, offende la persona, sputa veleno e acido. Non lo fa casualmente: lo fa perché deve ottenere uno scopo che è quello di fare innervosire, di fare scendere la sua vittima al suo livello.
Sapevo che ci sarebbe stata una nuova ondata di attacchi troll nel momento stesso in cui ho visto la reazione del Vicesindaco alla foto ormai famosa della macchina di via Risorgimento. E non sbagliavo. Del resto già qualche anno fa ebbi uno scontro (civile, ben inteso) piuttosto duro con lui e alcuni suoi sostenitori proprio su queste pagine e ne seguirono mesi di attacchi troll. Con ciò non voglio dire che ci sia un mandante per queste incursioni mediatiche trogloditiche, lungi da me l’idea. Dico soltanto che certi schieramenti politici annoverano tra i propri sostenitori elementi abituati a usare questi metodi, metodi che, sicuramente, non giovano alle suddette parti politiche. Certamente non danneggiano me per due motivi: il primo è che ci sono abituato, il secondo è che, non dovendo per forza fare calcoli politici perché non mi interessano, certe bassezze possono solo farmi sorridere.

Luca Craia

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