sabato 31 maggio 2014

Ritorno al futuro con Sel: la prima repubblica e il fantasma di Andreotti



Semmai vi foste fatti l’idea che il nuovo stesse davvero avanzando, mi dispiace disilludervi, non è così. C’è un fantasma che si aggira per piazza Mazzini, il fantasma della prima repubblica, di quella politica fatta di messaggi subliminali, di ricatti velati, di condizioni sine qua non dettate da pesi politici presunti o reali. Qualcuno giura di aver visto aggirarsi nel Palazzo Comunale, tra le ombre della sera,  un’altra ombra: quella di un omino piccolo, un po’ storto, un po’ aggobbito. Qualcuno giura si tratti di Andreotti. Io non lo so chi sia, so solo che sta spostando i pesi della politica cittadina dalle reali necessità, che sono urgentissime e improcrastinabili, ai soliti giochini di potere.
Se il nuovo avanza non si può creare un governo della città sulla base dei risultati elettorali e degli equilibri tra forze politiche. Non si può assegnare la delega di assessore in base a quanti voti si è preso. Le deleghe si debbono dare sulla base delle specifiche competenze. Altrimenti non è cambiato nulla: potremmo ritrovarci, per esempio, un assessore alla cultura che non sappia parlare in italiano, o un assessore ai lavori pubblici che nella vita fa il ragioniere e come tale si comporta. Ci vuole qualcosa di più, Montegranaro ha bisogno e merita di più e questo ci dovremmo aspettare dalla nuova giunta.
Invece leggo sul giornale che Vallasciani, coordinatore provinciale di SEL, arriva a Montegranaro, non so se fisicamente o solo in spirito, e detta legge al nuovo sindaco. Lo fa con lo stile tipico della prima repubblica, parlando in politichese fluente. Il messaggio è chiaro: o SEL prende un assessore o la maggioranza è a rischio. Non nomina che assessorato pretenderebbe, tutto sommato uno vale l’altro. L’importante è che i rapporti di potere all’interno della maggioranza siano salvaguardati e che in giunta tutti i partiti siano equamente rappresentati (a proposito: non era una lista civica?).
Con buona pace delle competenze. Con buona pace delle reali necessità di Montegranaro, che possono anche aspettare, dice il coordinatore degli ex comunisti: si prenda il suo tempo, Ediana Mancini, non si capisce perché tutta questa fretta. Mica sta crollando la scarpata di viale Gramsci, mica ci sono milioni di Euro da pagare, mica ci sono problemi che aspettano una soluzione urgente. Ora, l’importante, secondo Vallasciani, è stabilire gli equilibri. E pensare che io speravo in un assessore al bilancio che sapesse fare i conti, in un assessore ai lavori pubblici che capisse qualcosa di cantieri e, sognatore che non sono altro, in un assessore alla cultura che riuscisse a prendere almeno un congiuntivo su due.

Luca Craia

venerdì 30 maggio 2014

I bambini di San Liborio alla scoperta della Montegranaro sconosciuta.

Oggi abbiamo accompagnato i bambini della Prima Comunione della Parrocchia di San Liborio alla scoperta delle bellezze nascoste di Montegranaro. Bambini svegli, intelligenti, attenti che hanno capito di vivere in una città che ha anche una storia importante e tesori artistici inestimabili.












Niente mal di pancia nella maggioranza, soltanto dialettica da politica vecchio stile.



Ha poco da gioire l’opposizione di fronte alle prime fibrillazioni in maggioranza dovute alla ripartizione dei pochi seggi da assessore: è tutto normale, fa parte dei giochi quando si è di fronte a coalizioni eterogenee di questo tipo. Del resto la vecchia amministrazione, pur essendo formalmente molto più omogenea, nel corso dei quattro anni e mezzo di governo della città ha fatto questo e altro, con assessori dimissionati, sostituiti con mugugni e creazione di gruppi consiliari ad hoc, ritornati in carica con bocche storte, per finire con la spaccatura che ha portato al commissariamento. Per cui, sotto questo punto di vista, i movimenti intestini alla nuova maggioranza sono perfettamente contemplati nel gioco politico.
Però sembra di essere tornati agli anni ’80, quando c’era il proporzionale e le giunte con relativo sindaco si facevano dopo le elezioni, non prima, tessendo alleanze, rompendole, ricucendo e ristrappando. Chi non ricorda le vicende del ’90, quando avemmo il sindaco più breve della storia, quel Paolo Baleani messo sullo scranno di Basso in quanto quest’ultimo era stato eletto in Provincia, con un’alleanza estemporanea che vedeva il PSI al governo in solitaria con un inspiegabile appoggio esterno del PCI che, improvvisamente, rinsavì, “tradì” Baleani e si alleò con DC, PRI  e PSDI per far fare il sindaco a Graziano Di Battista (che poi cadde a sua volta poco dopo, favorendo il primo commissariamento della storia di Montegranaro). Altri tempi, ma un po’ li stiamo rivivendo.
E forse è questa la parte triste: si poteva sperare in qualcosa di meglio. Certo, Ubaldi ha le sue ragioni, visti i voti che ha portato alla coalizione. Beverati, dal canto suo, non è personaggio che si possa mettere in un cantuccio. Gli esponenti di SEL, per quanto nuovi e, se vogliamo, inesperti, hanno anche loro portato voti e, secondo la logica vigente, dovrebbero avere rappresentanza in giunta.
Ma è proprio questo il punto: la logica vigente, quella dell’assegnazione delle deleghe per meriti elettorali, per equilibri politici, per non scontentare nessuno. Mentre ci si potrebbe aspettare, per esempio, anzi, per assurdo, che le deleghe vengano assegnate per specifiche competenze. Ma poi arriverebbero davvero i mal di pancia. Per cui il gioco è normale: stiamo semplicemente assistendo alla metamorfosi della “Lista Stranamore” in “Giunta Stranamore”. Nulla che non ci aspettassimo. Attendiamo, ora, i primi provvedimenti, e speriamo bene.

Luca Craia

giovedì 29 maggio 2014

Silenvolo



Sto imparando a planare.
Osservare da un punto di vista lontano
lo scorrimento dei gesti e delle parole.
Lasciare che tutto turbini indisturbato
e indisturbante della mia quiete aerea.
Quanto toccherò terra di nuovo
lo farò in un pianoro appartato,
non visto, silenzioso, planando,
per poi riprendere quota, trainato
da questa nuova voglia di leggerezza.
E voi contorcetevi pure
per cercare di scorgermi tra i cumuli.
Vedrete solo una sagoma scura
perché dietro di me c’è il sole.

I Cinque Stelle hanno vinto sul serio. Perdendo.



Premetto che non sono un militante del Movimento 5 Stelle, che sono in disaccordo su molti punti con il Movimento 5 Stelle (su altri no), che non mi sogno nemmeno di fare propaganda per il Movimento 5 Stelle con quello che sto scrivendo. Mi limito ad un’analisi di quello che vedo e vedo che il motto “Vinciamo noi” utilizzato in campagna elettorale è diventato veritiero, anche se non nei termini in cui, probabilmente, lo si intendeva.
In effetti, che il Movimento 5 Stelle abbia perso, anche in malo modo, le elezioni mi pare innegabile e lo stesso Grillo non dice il contrario ma tace. Ciononostante i pentastellati hanno vinto o, quantomeno, stanno vincendo. Stanno vincendo su un piano morale, stanno facendo passare, in maniera in qualche modo inconscia, la necessità di moralizzazione della politica. L’antipolitica, questo termine che, in realtà, non significa nulla perché si fa politica anche quando si è antipolitici, sta mutando, lentamente ma inesorabilmente, il dna degli elettori che, anche continuando a votare i vecchi partiti, le stesse persone, gli stessi programmi fantasiosi e fantascientifici, ora cominciano a pretendere pulizia e onestà, trasparenza e spirito di servizio. E gli stessi politici di altri schieramenti cominciano a mutare anch’essi, lentamente ma inesorabilmente. È un processo lungo ma è già iniziato. È proprio questa la vittoria del Movimento 5 Stelle.
Una vittoria che travalica il risultato elettorale. La sconfitta alle elezioni è la sconfitta di un modo di porsi nei confronti degli elettori o, meglio, dei cittadini che non paga più. È la sconfitta della voce grossa, della parolaccia, del rifiuto della dialettica. È la sconfitta di un atteggiamento arrogante e presuntuoso, anche se mosso da buoni propositi. È la sconfitta dell’antieuropeismo a oltranza, non analitico e non selettivo. È la sconfitta di quella tendenza fascistoide che, evidentemente, spaventa. È la sconfitta di Beppe Grillo, non del Movimento 5 Stelle che, nonostante il responso delle urne, rimane la vera grande novità politica (non antipolitica) in Italia. E rimane, forse, una grande speranza, a patto che lo sconfitto Beppe riesca finalmente e farsi da parte, o che gli stessi attivisti del Movimento riescano a mettercelo, da parte. Perché se il Movimento riuscirà a evolversi e a diventare propositivo, analitico, a scrollarsi di dosso quell’odore qualunquista e populista, quel sospetto di filofascismo, ad affrancarsi da quel padre ingombrante e, oramai, dannoso, allora sì che vincerà, anche nelle urne. Per intanto assistiamo alla rivoluzione morale che i 5 Stelle hanno innescato e che, forse, è quello che conta davvero.

Luca Craia

Dopo elezioni: i buoni propositi sui social e la realtà.



Molti candidati alle elezioni che si sono appena svolte hanno affidato le loro considerazioni post-voto ai social network dando testimonianza di sensazioni, emozioni, proponimenti e considerazioni su avversari e compagni di schieramento. Questi pensieri lasciati a disposizione degli elettori sono un fatto nuovo ed estremamente positivo perché ci danno la possibilità di fare delle valutazioni non solo sulla proposta politica ma anche sull’umanità dei candidati che, prima di essere persone impegnate in politica, sono persone e basta.
Mi ha molto colpito, in questo senso, quanto scritto sul suo profilo di Facebook da Mauro Lucentini, già assessore prima ai lavori pubblici e poi alla cultura, con una pausa involontaria in mezzo, nella giunta Gismondi. Lucentini parla ai suoi sodali in lista dopo la sconfitta elettorale e fa alcune considerazioni da vero leader quale lo possiamo considerare. Elogia i suoi, effettua conteggi, fa un’analisi del voto più o meno condivisibile in relazione al fattore “Basso” e alle sue conseguenze sul flusso elettorale e fa dei propositi assolutamente positivi circa il ruolo che attende lui, Gismondi e la Zincarini, i tre eletti della lista che sosteneva l’ex sindaco, in qualità di consiglieri comunali di opposizione.
C’è però un passaggio che trovo piuttosto contradditorio, ed è il momento in cui Lucentini, rivolto alle “nuove leve” presenti in lista col suo schieramento, afferma: “avete già rimpiazzato una classe politica che non meritava più di essere considerata tale”. Non capisco: gli eletti della sua lista sono proprio lui, Gismondi e Anna Lina Zincarini, tutti e tre considerabili non di primo pelo. Chi sarebbe, quindi, questa classe politica rimpiazzata? E, soprattutto, perché questa classe politica a cui Lucentini si riferisce, non meriterebbe di essere considerata tale? Per aver governato male? Lo stesso Lucentini è al governo della città da più di una consiliatura, anche se ora deve sedere sui banchi dell’opposizione. Quindi si riferisce forse a se stesso? O piuttosto a chi ha vinto le elezioni? Ma, anche in questo caso, non è chiaro: chi ha vinto non è stato rimpiazzato, anzi. E non ha governato ultimamente, per cui perché non dovrebbe essere considerato “classe politica” degna di questo nome?
Comunque, auguri all’ex maggioranza ora diventata opposizione. Anche questo è un ruolo che richiede molto impegno. I propositi sono buoni. Giudicheremo, poi, i fatti.

Luca Craia

mercoledì 28 maggio 2014

Montegranaro nell’editoria turistica. L’impegno di Arkeo per la promozione del territorio.



È uscita da qualche giorno la nuova guida della collana Marche in tasca edita da Claudio Ciabochi Editore. Il volumetto, intitolato Marche segrete – Alla scoperta delle città sotterranee, è una guida esaustiva e particolare di luoghi nascosti e insoliti della nostra regione, “cisterne, grotte, sotterranei, criptoportici”, poco conosciuti ma visitabili e si sviluppa, osservando la suddivisione territoriale della regione in province, fornendo una scheda sintetica ma completa di ogni luogo indicato completata da un ottimo corredo fotografico. L’edizione, inoltre, è pregevole sia per la carta che per l’impostazione grafica.
Il fotografo ed editore Claudio Ciabochi
All’interno, tra i luoghi enumerati, c’è anche la nostra “Cripta” di Sant’Ugo, fortemente voluta da Ciabochi e inserita grazie alla collaborazione con il sottoscritto e la mia associazione, Arkeo, avendone fornito le informazioni storico-artistiche e avendo collaborato alla realizzazione del servizio fotografico. Ringraziamo per questo Claudio Ciabochi per avercene dato l’opportunità.
La giornalista e scrittrice Wendy Hennessy
Siamo particolarmente orgogliosi di questo ulteriore tassello che testimonia il nostro impegno, che va avanti ormai da anni, per promuovere il nostro territorio e, in particolare, la città di Montegranaro turisticamente e culturalmente a livello nazionale e internazionale. Uscirà a breve anche il lavoro della giornalista e scrittrice inglese Wendy Hennessy nel quale troverà spazio Sant’Ugo e Montegranaro grazie alla collaborazione strettissima tra Arkeo e la Hennessy che, tra l’altro, ci onoriamo di avere come socia. La guida di Wendy Hennessy sarà edita e distribuita nei paesi anglofoni.
I frutti di questo impegno, che spazia dalla presenza nei testi turistici alla promozione capillare sul web e tramite contatti di settore, sta dando frutti tangibili, tanto che Montegranaro è sempre più spesso meta di visitatori provenienti da ogni dove, molti anche stranieri. Registriamo un forte incremento di visite e questo premia il lavoro certosino che da qualche anno stiamo portando avanti con passione, amore e con molte difficoltà.
Chi volesse acquistare la guida di Ciabochi può farlo online sui maggiori siti di vendita editoriale, nelle migliori librerie e anche contattando direttamente Arkeo.

Luca Craia

Turismo a Montegranaro: segnaletica da rifare



 Sembra una sciocchezza ma non è così: l’indicazione turistica stradale è fondamentale per assistere il turista occasionale o anche quello organizzato e convogliarlo verso i siti di reale interesse. Purtroppo a Montegranaro la segnaletica di questo tipo è completamente errata ed è urgente rifarla. Inoltre i segnali non completano il percorso per cui il visitatore che iniziasse a seguirli improvvisamente si troverebbe privo di indicazioni e, quindi, sperso.
Gli errori sono evidenti, come la datazione di Sant’Ugo riportata sul cartello di fianco all’ingresso: XIII secolo, mentre sappiamo che la chiesa esisteva già nel IX secolo. Anche la dicitura “cripta” sarebbe inesatta, trattandosi in realtà di una chiesa a tutti gli effetti. È anche errato il cartello che indica la chiesa di piazza, che è intitolata a San Francesco, come chiesa del SS.Salvatore, chiesa ormai perduta della quale abbiamo ritrovato (ARKEO) soltanto alcuni resti, interessantissimi, ma al momento non visitabili.
Nessuna indicazione per la chiesa dei SS.Filippo e Giacomo, mentre è indicata quella di San Liborio che non ha alcun interesse da un punto di vista turistico. Mancano le indicazioni anche per San Pietro Apostolo, per la Torre dell’Annunziata,  per l’ex Convento Agostiniano, per il Mulino Fortificato del Chienti.
È quindi evidente come occorra porre rimedio alla situazione, con costi esigui ma con risultati che saranno senz’altro apprezzati dai visitatori che, molto spesso, ci segnalano questo disservizio.

Luca Craia




lunedì 26 maggio 2014

Primo quadro del nuovo Consiglio Comunale. Basso fa vincere la Mancini.



Ancora non sappiamo quali siano i consiglieri eletti ma già se ne delinea la geografia.
Infatti la “classifica” è la seguente:

1)      Montegranaro Riparti (Ediana Mancini) con 3129 voti
2)      Gastone Gismondi con 2778 voti
3)      Gianni Basso con 864 voti
4)      Movimento 5 Stelle con 843 voti
5)      Guardiamo Avanti con 299 voti.

La maggioranza ottiene 11 consiglieri comunali, sindaco compreso, e la minoranza ne avrà a disposizione 5 così ripartiti:
3 consiglieri alla lista guidata da Gastone Gismondi
1 consigliere alla lista di Gianni Basso
1 consigliere alla lista del Movimento 5 Stelle.

Sappiamo quindi che saranno Consiglieri Comunali sia Gianni Basso che Giovanni Marilungo, così come Gastone Gismondi.
Una considerazione: è evidente che, non vi fosse stata la spaccatura tra Gismondi e Basso, Gismondi avrebbe stravinto le elezioni anche questa volta.

Luca Craia

Ediana Mancini è il nuovo Sindaco di Montegranaro

È Ediana Mancini il nuovo Sindaco di Montegranaro, ottenendo un totale di voti.
Seconda lista classificata quella che sosteneva Gastone Gismondi.
Terzo Gianni Basso, quarto il Movimento 5 Stelle e quinto Giovanni Mariani.

Auguri e complimenti al nuovo Sindaco e buon lavoro a tutti, maggioranza e opposizione.

Luca Craia

Il vero grande problema per la prossima amministrazione




Mentre siamo tutti ancora in trepidante attesa di sapere chi reggerà le sorti di Montegranaro per il prossimo quinquennio, mentre la campagna elettorale si è incentrata soprattutto sullo scambio di accuse e sul rimpallo di responsabilità circa i debiti fuori bilancio che la prossima amministrazione dovrà gestire, non vorrei fosse sfuggito ai più quello che è e sarà probabilmente il vero grande problema da risolvere, quello che dissanguerà le già esangui casse comunali e che forse bloccherà ogni ulteriore intervento o investimento: il dissesto idro-geologico della scarpata di viale Gramsci.
La situazione è preoccupante: sta cedendo a vista d’occhio, la faglia si muove e la crepa avanza anche al di fuori del tratto transennato. Rimediare costerà tantissimo, forse più di un milione di Euro. E rimediare è improcrastinabile e urgentissimo. Non si può attendere oltre, si rischia di vedere crollare il salotto cittadino. E crollerà, se dovesse accadere, sulla sottostante circonvallazione, chiudendo l’arteria viaria principale. Un problemino niente male per il prossimo sindaco. Auguri.

Luca Craia

Paura e campagna elettorale nulla determinano il voto italiano alle Europee.



Una tale vittoria di Renzi non me l’aspettavo proprio. Né mi aspettavo un risultato così scarso del Movimento 5 Stelle. L’euroscetticismo non è stato premiato in Italia come, invece, è avvenuto in buona parte del resto dell’Europa. Perché? Credo che sia una questione di paura.
L’Italiano non vede il proprio futuro e si attacca alle poche, labili certezze che ha. Oggi Renzi, con tutte le sue contraddizioni, con la sua aria da imbonitore televisivo, con la sua anche profonda antipatia rappresenta comunque qualcosa di certo. L’Europa stessa rappresenta una certezza.  Credo che l’Italiano sia cosciente che questa Europa vada cambiata radicalmente ma teme la sua scomparsa, teme di restare fuori da qualcosa che, comunque, c’è e rappresenta in qualche modo una sorta di protezione.
Il Movimento 5 Stelle, pur avendo rivisto la sua posizione sulla politica europea sotto una forma meno intransigente, spaventa per il tono utilizzato, per quel modo di attacco a testa bassa che, alla fine, non piace e non paga. Ha molte ragioni da vendere il movimento di Grillo, ma non risulta accattivante per l’elettore medio. Sostanzialmente fa paura. E l’idea stessa di uscire dall’Europa fa paura anch’essa, sia perché è evidentemente un’idea balorda, sia perché non si forniscono rassicurazioni convincenti circa le conseguenze.
Infine va considerata la campagna elettorale pressoché nulla. La maggior parte dell’elettorato si è trovato la scheda in mano senza conoscerne i simboli, le liste, le proposte relative. Nessuno si è prodigato per portare avanti un discorso con gli elettori, per informali. È stata, forse, la campagna elettorale più spenta e abulica della storia. E l’elettore che, comunque, voleva votare, ha votato quello che conosceva, anche se non gli piace molto. E ha votato Renzi.

Luca Craia

Montegranaro: i risultati delle elezioni europee



Fornisco i dati definitivi delle elezioni europee a Montegranaro – fonte Ministero degli Interni:

1)      Partito Democratico – voti 2.878 – 38.08%
2)      Movimento 5 Stelle – voti 2.264 – 29.95%
3)      Forza Italia – voti 1.306 – 17.27%
4)      Fratelli d’Italia – voti 322 – 4.26%
5)      Lega Nord – voti 275 – 3.63%
6)      L’altra Europa con TSIPRAS – voti 169 – 2.23%
7)      Nuovo Centro Democratico – voti 155 – 2.05%
8)      Italia dei Valori – voti 77 – 1.01%
9)      Verdi Europei – voti 50 – 0.66%
10)  Scelta Europea – voti 38 – 0.50%
11)  Io Cambio – MAIE – voti 24 – 0.31%

In sostanza si confermano parzialmente i risultati su scala nazionale, con la differenza che il Movimento 5 Stelle, da noi, ottiene un risultato molto migliore.
Ci sono ancora 1.306 miei concittadini che ancora votano Berlusconi il che mi fa venire voglia di cambiare città.
Consolante il tonfo di Flagelli…ops… Fratelli d’Italia.
Alfano non se l’è filato nessuno.
Attendiamo con ansia i risultati delle amministrative.

Luca Craia

sabato 24 maggio 2014

Il centro vivo per i comizi. Ora tocca a noi.




 
 Mi spiace solo non essere riuscito a vedere quello di Basso, ma era impossibile essere in più posti allo stesso tempo, pochi montegranaresi ci riescono. Ieri sera, comunque, abbiamo assistito ad un momento storico per Montegranaro, una chiusura di campagna elettorale che non credo si sia mai verificata con queste modalità, nemmeno ai tempi del proporzionale quando, di liste, ce n’erano decine.
C’erano in giro tutti e cinque i candidati, a pochi metri l’uno dall’altro, ad arringare gli elettori da microfoni più o meno improvvisati, da palchi estemporanei, con tutta la lista a fare da clack. C’erano cittadini incuriositi, interessati, qualcuno anche annoiato. C’era una vivacità che, comunque, è un buon segnale.
E domani si vota. Da lunedì, in un modo o nell’altro, qualcosa cambierà. Avremo un nuovo sindaco, o magari un usato garantito. Avremo nuovi referenti nel palazzo. Avremo davanti un quinquennio durissimo da un punto di vista amministrativo e di grandi speranze per poter uscire da una situazione impantanata come mai. Credo che la partecipazione popolare di questi giorni debba essere preludio ad un maggior coinvolgimento dei cittadini nella vita pubblica. 
La politica deve aprirsi alla gente per ascoltarla, e la gente deve iniziare a interessarsi di politica e non tornare a fregarsene per quattro anni e mezzo, in attesa di sbracciarsi di nuovo per la prossima campagna elettorale. Tocca a ognuno di noi, per quanto retorico possa sembrare, fare in modo che le cose cambino. La prima opposizione, il primo controllo della gestione della cosa pubblica spetta al cittadino. Diamoci da fare. E intanto, in bocca al lupo a tutti i candidati.

Luca Craia

venerdì 23 maggio 2014

Il Villaggio del Lavoro, la porta a est di Montegranaro di cui vergognarsi






Non c’è bisogno che scriva molto, basta guardare le immagini. Si riferiscono alla nuova zona industriale di Montegranaro, il Villaggio del Lavoro nella sua parte edificata nella zona del fiume Chienti. Da anni, nonostante vi si siano insediate diverse aziende, vede le opere di urbanizzazione incomplete a causa del fallimento della Calepio Scavi. Di conseguenza lo spettacolo è indecoroso: erbacce, buche, cantieri abbandonati, mucchi di terra e ghiaia. Questo è quello che vede chi arriva a Montegranaro provenendo da Civitanova Marche, quindi dall’autostrada. È evidentemente l’ingresso principale della città e presenta un biglietto da visita inequivocabile. Alla faccia delle eccellenze delle quali ai nostri governanti piace tanto parlare.

Luca Craia

Chiusura della campagna elettorale. Gli ultimi appuntamenti



Credo di dare un servizio agli elettori fornendo la lista degli ultimi appuntamenti elettorali di questa sera. È l’ultima occasione per chiarirsi le idee perché domani ci dovrebbe essere il silenzio elettorale. Uso il condizionale perché mi pare d’obbligo.
Partiamo con “Montegranaro, la nostra città”, lista che sostiene il candidato sindaco Gianni Basso, che farà una chiusura in itinere con i seguenti appuntamenti:
ore 20,00 Villa Luciani
ore 21,00 zona Crocifisso
ore 22,00 Largo Conti.
ore 23,00 San Liborio di fonte bar Italo
Nella sede principale di viale Zaccagnini, dalle 21, 00 il poi, verrà proiettato il filmato già distribuito nelle case degli elettori.
Proseguiamo con “Guardiamo Avanti”, che propone Giovanni Battista Mariani:
19,00 Bocciodromo loc. la croce
ore 19,30 Pizzeria Arcobaleno loc la Croce,
ore 20,00 S.Maria davanti Eurospin,  
ore 20,30 Via Brodolini, incrocio alto ex pizzeria,
ore 21,00 Villa Luciani Piazza,
ore 21,30 Loc Torrione, incrocio Torre,
ore 22,00 Bar El Falerito, Via Veregrense,
ore 22,30 Bar Cicchini San Liborio,
ore 23,00 San Liborio piazzale chiesa,
ore 23,30 viale Gramsci.
Ecco, invece, gli appuntamenti di Gastone Gismondi:
ore 19,00 Villa Luciani
ore 21,00 piazza San Liborio
ore 21,45 incrocio di Santa Maria
ore 22,30 largo Conti
ore 23.15 presso La Cantina
Montegranaro Riparti”, lista che sostiene la candidatura di Ediana Mancini, aspetta gli elettori con il seguente orario:
ore 21,00 a San Liborio davanti alle scuole
ore 22,00 in piazza Mazzini
ore 23,00 in via Boncore
Il Movimento 5 Stelle, infine, chiude con un’apericena al Bar Tropical dalle ore 19,00 con un collegamento in streaming con la chiusura della campagna elettorale di Grillo a Roma.

Luca Craia

giovedì 22 maggio 2014

La campagna elettorale più brutta della storia. Il quinquennio più duro davanti.



Si conclude domani la campagna elettorale più brutta della storia di Montegranaro. Abbiamo assistito a uno scontro di livello bassissimo tra i candidati (a dire il vero tra alcuni più che tra altri), con scambi di battute velenose, accuse, scaricabarile, ricerche di responsabilità, dietrologia.  Abbiamo visto manifesti strappati, sentito denunce di intimidazioni, assistito a litigate e principi di rissa. Ma soprattutto abbiamo vissuto il nervosismo serpeggiante di chi vede nemici ovunque, di chi non tollera la critica, di chi rifiuta il confronto civile rifugiandosi nello scontro personale per palese mancanza di argomenti. E tutto questo a fronte di proposte, programmi, progetti a dir poco risibili, per la stragrande maggioranza, promesse elettorali che non tengono conto del disastro finanziario in cui versano le casse comunali e, soprattutto, delle reali e nuove priorità venute alla luce in questi ultimi tempi, ultimo ma primo il dissesto idrogeologico che sta interessando la scarpata di viale Gramsci e che si sta estendendo anche alla sottostante circonvallazione, per sanare il quale occorreranno risorse ingentissime che, ad oggi, non si sa da dove possano scaturire.
Domenica voteremo, intontiti dalla cattiva digestione della tante porchette, cene, rinfreschi, storditi dalla montagna di chiacchiere ascoltate, ipnotizzati da elementi decorativi che nulla porteranno al paese ma che conquisteranno senz’altro il voto di molti elettori superficiali. E lunedì in serata avremo il nostro nuovo sindaco, che governerà su mandato di pochi cittadini, che dovrà rappresentare l’intera città per cinque anni pur essendo espressione di una minoranza anche piuttosto esigua, salvo incredibili e imponderabili vittorie bulgare. Questo sindaco governerà con i numeri in consiglio comunale ma non con il consenso popolare che dovrebbe avere, complice anche una legge elettorale iniqua e stupida. Governerà su un paese che è sopraffatto dalle emergenze con una capacità di spesa quasi nulla. Governerà in un periodo storico in cui non si riesce a vedere un futuro certo. E ci sarà un’opposizione che rappresenterà, messa insieme, la maggioranza degli elettori. Un’opposizione che avrà la grande responsabilità di controllare come non è mai stato fatto prima. Perché Montegranaro ha bisogno prima di tutto di chiarezza, di onestà e correttezza, e di qualcuno che verifichi che queste qualità siano usate quotidianamente da chi ci governerà.
Abbiamo davanti un quinquennio molto difficile, a prescindere da chi uscirà vincente dalle urne. E Montegranaro non può permettersi ulteriori errori, ritardi, negligenze. Montegranaro ha bisogno di un Sindaco che governi, di assessori competenti e non messi lì perché hanno presso tanti voti o perché espressione di qualche forte sponsor della campagna elettorale. Montegranaro ha bisogno di un governo che la porti fuori da questa palude in cui è caduta, altrimenti se ne scivolerà lungo la collina insieme alla frana di dietro le mura.

mercoledì 21 maggio 2014

San Liborio, quartiere dimenticato.




Ricevo da tempo numerose segnalazioni circa lo stato di degrado in cui è precipitato il quartiere di San Liborio a Montegranaro. Così ho fatto un veloce sopralluogo per verificare quanto vi fosse di vero e ho constatato come il quartiere che una volta era il fiore all’occhiello della città, il più ricco e popoloso, quello di cui si era orgogliosi di esserne residenti oggi versa in condizioni, oserei dire, pietose.
Mentre dall’altro lato della città sono stati fatti cospicui investimenti per l’arredo urbano e le infrastrutture, mentre a Santa Maria crescono le attività e si è continuato negli anni a costruire, a San Liborio gli investimenti sono fermi da anni, non ci sono nuove costruzioni, le attività commerciali sono quasi sparite. Le infrastrutture sono vecchie di cinquant’anni, i marciapiedi, dove esistono, sono sbriciolati, cresce erbaccia ovunque, si evidenziano frustoli incolti preda dell’abbandono, sporcizia ovunque. Non esistono spazi verdi, aree attrezzate per i bambini. Il quartiere, in sostanza, sta morendo.
Non intendo innescare gare tra i quartieri di Montegranaro: il centro storico è una cosa a parte perché rappresenta il cuore della città, la sua memoria, la sua anima. Né voglio creare diatribe tra i due quartieri laterali, San Liborio e Santa Maria. Il mio intento è solo quello di evidenziare una forte disparità di attenzione da parte della politica e dell’amministrazione pubblica verso il primo, disattenzione che dura da anni e che sta generando danni ingentissimi. Credo che la prossima amministrazione, qualunque essa sia, debba necessariamente riequilibrare gli investimenti dotando il quartiere più a est di Montegranaro almeno di strutture minimali quali spazi attrezzati, verde, marciapiedi dignitosi, e studiare sistemi di incentivazione per riattivare il commercio che, evidentemente, sta morendo.

Luca Craia



Suicidi, omicidi, feste da sballo: la provincia che crolla.



Ha ragione la mia amica Marisa quando dice: “il prossimo che mi parla di tranquilla vita di provincia gli metto le mani addosso”. Si riferisce ai brutti, bruttissimi episodi di cronaca che stanno interessando il nostro comprensorio: la terribile fine della giovane elpidiense buttatasi dalla Torre Gerosolimitana, il rave party montegranarese e l’omicidio odierno di Monte Urano. Tre bruttissimi fatti che hanno in comune un segnale forte di degrado di quella che una volta veniva indicata come un’isola felice, indenne da criminalità e negatività così pesanti. Eppure qualcosa sta cambiando, qualcosa è già cambiato ed episodi come questi, seppur ancora non frequentissimi, destano preoccupazione e fanno pensare a un futuro non più così tranquillo per il territorio.
In particolare il rave party di Montegranaro è forse il fatto più inquietante, perché vede coinvolta la cosiddetta “meglio gioventù”, ragazzi dai 20 ai trent’anni che dovrebbero prendere, a quell’età, in mano le redini della nostra società per sostituirsi ai padri e invece si bruciano il cervello con cocaina e feste da sballo. È da molto che si vocifera di festini ai quali personaggi appartenenti a classi benestanti e, in qualche modo, dirigenti parteciperebbero volentieri. Voci, forse illazioni, ma ora i Carabinieri e la Polizia Municipale hanno trovato con le mani nel sacco, un sacco pieno di polvere bianca a quanto pare, giovani locali dai quali ci si aspetterebbe ben altro, soprattutto l’impegno di portare alto quel nome di onesti lavoratori che le genti di queste terre hanno sempre mantenuto come un vanto.
Spero si tratti di un episodio isolato, mi auguro che non ve ne siano altri in futuro. Ma questo, unito a tanti altri piccoli grandi segnali di smottamento, danno un quadro di una società in procinto di franare. La provincia fermana che si adegua alla società italiana correndo veloce verso lo sfascio.

Luca Craia

Lo sport estivo di Montegranaro come occasione di riprendersi la città



Va presa ad esempio l’associazione Extra Village di Montegranaro per la costanza e l’impegno nell’organizzare, promuovere e far crescere nel tempo le proprie iniziative. E va lodato l’impegno, che ormai si ripete da anni, di proporre un calendario sportivo piacevole, divertente e di alto livello che impegna il periodo che va dalla fine della primavera alla vigilia delle ferie estive e che diventa assolutamente importante per la città in quanto si vede, finalmente, Montegranaro che riprende possesso dei propri spazi. Il Campo dei Tigli, sede di scorribande dei bulletti nostrani, zona più o meno franca per delinquentelli e spacciatori, per un periodo dell’anno torna ad essere luogo civile di incontro, svago, confronto. E questo grazie alla collaborazione, imbastita pazientemente e sapientemente da Milko Cotica, tra varie realtà associative del territorio, realtà che operano nell’ambito dello sport, supportate dal CSEN. Insomma, quello che appare difficile nel campo dell’associazionismo culturale, forse per una sorta di spirito decoubertistico o per semplice voglia di fare qualcosa di buono, viene realizzato dalle associazioni sportive e da cittadini di buona volontà come i sodalizi: Proloco, Il Labirinto, Teen Lab del Gufo Anacleto, Veregra Futsal, Summer Basket, Montegranaro Volley, Montegranaro Baseball, Unione Picena Baseball, Unione Fermana Softball, Veregrense Calcio, Extra Village; con la collaborazione di: Donatella Martelli, Dino Gazzani, Simone Mancinelli, Riccardo Ramundo e Alex Mancinelli.
Ecco allora il calendario degli eventi previsti per quest’anno:

Campo dei Tigli:
27 maggio/15 Giugno: quarte edizione del Trofeo dei Bar di calcio a 5
27 maggio/15 Giugno: seconda edizione del Torneo Under 16 di calcio a 5
27 maggio/15 Giugno: terza edizione del Torneo delle Scuole Medie di calcio a 5
1/3 luglio: terza edizione del Veregra Futsal Girl (calcio a 5 femminile)
14/27 luglio: terza edizione del Summer Basket
28 luglio/3 agosto: seconda edizione del Torneo di Volley Misto
28 luglio/3 agosto: prima edizione del Torneo della Scuola Media di volley

Campo da Baseball:
12 giugno/27 luglio: Campionato di Slow Pitch
9/27 giugno: terza edizione del Summer Time,  centro estivo per bambini

Campo Cesare Berdini:
1/18 luglio: Torneo Seniores di calcio a 8
1/18 luglio: Torneo Under 21 di calcio a 8
5/6 luglio: 24 Ore di calcio a 5
21 luglio/3agosto: Torneo Seniores di calcio a 5
21 luglio/3 agosto: Tornei Giovanili di calcio a 5 delle categorie 98-99, 2000-2001, 02-03, 04-05, 06-07-08.

Un’estate piena di sport, quindi, e un’occasione per ridare un po’ di vita a Montegranaro. Momenti che fanno tornare la città in mano a chi la ama o la dovrebbe amare.

Luca Craia

martedì 20 maggio 2014

La risposta dei candidati alla proposta di pubblicare i finanziamenti alle campagne elettorali.



Qualche tempo fa lanciai la proposta di rendere pubblici i finanziamenti e i finanziatori delle varie campagne elettorali montegranaresi. Alla mia proposta hanno risposto tutti i candidati tranne Gianni Basso che, probabilmente, non segue il mio blog (e non posso certo pretendere che lo faccia).
Il Movimento 5 Stelle aveva già fatto la stessa proposta quindi non ha articolato più di tanto la risposta al mio appello.
Giovanni Mariani mi scrisse su Facebook: “Caro Luca, proprio ora mi hanno dato del Comunista solo perché ho dei nuovi cittadini in lista e perché forse parlo sempre di persone prima delle opere, la festa popolare che abbiamo fatto oggi con la porchetta offerta da Vitali è costata 800 euro ed in totale circa1200 con offerte autogestite dei candidati consiglieri. Per il resto ho pagato personalmente 2000 euro per le stampe e la tipografia e per quanto riguarda la vela ed i programmi c'è lì siamo fatti da soli il mezzo c'è stato prestato da un amico, la benzina l'abbiamo messa di volta in volta da chi di noi guidava. Il tutto sul documento previsto per legge e consegnato alla presentazione della lista. Per quanto riguarda le idee sul programma e su i suoi cittadini ho la mente ben aperta su quello che bisogna fare. Tutto mi si può dire meno che sono un bugiardo, non ho mai governato e fino ad ora non devo rendere conto niente a nessuno, mentre gli altri che si arrogano tutti i diritti mentono e continuano imperterriti nel loro bel operato.
Roberto Basso, segretario del Pd e, in questo caso, portavoce della lista Montegranaro Riparti ha scritto, sempre su Facebook: “Le spese della campagna elettorale devono essere rendicontate per legge...quindi già da ora si può vedere quanto è stato speso, come lo si è speso e soprattutto se alcune cose non sono state inserite. Per quanto riguarda la provenienza posso rispondere per la nostra lista. Naturalmente le due feste estive che realizziamo annualmente (festa dell'unità e festa tricolore), un autofinanziamento dei candidati e contributi dei montegranaresi sotto forma di partecipazione a delle cene elettorali (ne abbiamo fatte 3) e la scatola (quindi contributi anonimi) al momento della presentazione della lista. Pubblicheremo comunque il tutto anche in maniera più evidente quando avremo la certezza di tutte le spese e tutti i pagamenti effettuati...ergo già dal 26 sarà on linea con tutte le cifre al centesimo.”.
Gastone Gismondi, anche lui su Facebook, risponde così al mio appello: “Caro Luca, scusa se non ho risposto prima ma ho letto solo ora il post. Ad ogni modo per quanto riguarda le spese sostenute, come giustamente sottolinea Roberto, devono essere rendicontate per legge. In questo senso, al momento della sottoscrizione della lista, abbiamo presentato anche un bilancio preventivo e, alla fine della campagna, ne uscirà uno consuntivo in cui trascriveremo le spese sostenute. Per quanto riguarda i fondi invece vengono quasi esclusivamente da un autofinanziamento che hanno sostenuto tutti i candidati della lista. Inoltre, per la trasparenza, abbiamo aperto anche un conto dedicato per cui ogni pagamento è effettuato dietro presentazione fattura e rintracciabile tramite bonifico.”.
L’articolo 30 della legge 25 marzo 1993, n. 81 stabilisce che i candidati alle elezioni per i comuni con più di 10.000 abitanti debbano pubblicare un rendiconto delle spese elettorali. Nella mia proposta quindi, non mi riferivo a quello che stabilisce la legge ma, ovviamente a qualcosa di diverso e, se vogliamo, di più etico.
Infatti la rendicontazione delle spese viene effettuata ad urne chiuse e ci sono ben tre mesi di tempo. Quindi l’elettore non può sapere prima del voto chi ha finanziato la campagna elettorale di questo o quel candidato né può fare ragionamenti sul perché lo abbia fatto. Credo che sapere in anticipo chi sostiene i candidati sia una questione di chiarezza e trasparenza, una forma di rispetto per l’elettorato. È ovvio che la rendicontazione delle spese sarà stilata a norma di legge e che tutto risulterà (almeno si spera) assolutamente legale. Così come è legale che un cittadino finanzi il candidato che preferisce. È però giusto e opportuno che l’elettore ne sia a conoscenza e non dopo il voto ma prima, perché questo potrebbe anche determinare la scelta del cittadino. Per cui rinnovo l’invito a rendicontare le spese e i finanziatori, ma di farlo prima del voto.

Luca Craia