giovedì 13 marzo 2014

La nuova coscienza del valore del centro storico.



Quello che appare evidente in questa prima fase della campagna elettorale, dal mio punto di vista e per quello che concerne le cose di cui mi occupo, è il nuovo e importante interesse verso le problematiche legate al centro storico e ai beni culturali cittadini. Se ben ricordiamo, cinque anni fa sia la politica che gran parte dei montegranaresi erano convinti che, sotto la piazza, ci fosse un grosso buco vuoto. Ora, invece, esiste la coscienza di un problema, e si sta formando il concetto di centro storico come bene comune, patrimonio della città, tesoro da recuperare e proteggere. Da qui la corale volontà di dare priorità assoluta a scelte che riqualifichino la parte antica della città, volontà finora espressa palesemente da tutte le forze in campo.
Ciò mi ripaga da anni di lavoro assiduo, faticoso, a volte ingrato, i cui risultati sembrava tardassero a venire. Mi occupo del centro storico da una vita, ma negli ultimi anni ho intensificato l’azione, fondando prima Città Vecchia e poi la mia attuale associazione, da cui un costola staccatasi recentemente ha creato un ulteriore sodalizio che lavora nella stessa direzione. Sono ben tre, quindi, le realtà che si occupano della questione, con modi e sistemi diversi e non senza profonde divergenze. Meglio sarebbe stato lavorare insieme ma, evidentemente, non è stato possibile. Tutto ciò rimane, comunque, una ricchezza della quale mi picco, senza falsa modestia, di aver dato il via.
Ora è presto per cantare vittoria: risolvere i problemi del centro storico è cosa estremamente complessa e necessità di lavoro e dedizione, volontà e passione. Ma registrare questa forte inversione di tendenza fa ben sperare. Perché se è vero che le promesse elettorali vanno poi scremate almeno del 95% una volta passate le elezioni, è altrettanto vero che, se il concetto è stato assimilato e metabolizzato dalla città, ora possiamo chiedere con maggiore forza quegli interventi imprescindibili di cui il nostro centro storico necessita. A chiunque vinca le elezioni.

Luca Craia

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