venerdì 7 marzo 2014

A proposito del centro destra montegranarese – di Gianluca Franceschetti



Innanzitutto ringrazio il blog “L’Ape Ronza” per lo spazio che mi concede nel commentare il post che hai pubblicato dal titolo “che bel centrodestra a Montegranaro”. Vorrei ( ti do del tu in quanto darti del lei mi sembrerebbe eccessivamente asettico) farti i complimenti per le tue “riflessioni” che pubblichi nel blog in quanto sono ben scritte e stimolano una valutazione interessante per chi legge determinando discussioni e dibattiti utili sia per le tematiche inerenti la città di montegranaro sia per tematiche di carattere generale. Sottolineo che i miei complimenti non sono né pelosi né tantomeno una captatio benevolentiae in quanto personalmente detesto l’ipocrisia in ogni sua forma quindi ribadisco i sinceri complimenti per il tuo impegno nel dare spazio alle vicende cittadine e non. Ho deciso di intervenire nel blog inserendo un commento o meglio, una mia “riflessione sul microcosmo”, in quanto per circa 4 anni sono stato coordinatore comunale del PDL di Montegranaro ed attualmente ho assunto un incarico politico all’interno della dirigenza provinciale e regionale di “Forza Italia”. Sebbene non sia più segretario comunale del partito avendo assunto un impegno politico per l’intero territorio ritengo di sentirmi in qualche modo coinvolto dall’articolo da te pubblicato in cui metti in risalto le tante contraddizioni del centrodestra veregrense. Le mie sono riflessioni non partigiane in quanto sebbene io mi dichiari apertamente politicizzato in quanto membro della dirigenza di un partito, mi riconosco una onestà intellettuale tale da non consentirmi di avere il c.d. “prosciutto davanti agli occhi”. E’ indubbiamente vero che il quadro politico cittadino è estremamente frammentato con particolare riguardo all’area politica del centrodestra, la quale si presenta frastagliata all’appuntamento elettorale amministrativo e ciò, chiaramente dal mio punto di vista, non è positivo. Le varie componenti politiche che si rifacevano alle esperienze delle precedenti amministrazioni comunali si sono in qualche modo atomizzate scegliendo percorsi diversi e spesso contraddittori. Di certo la parte politica che rappresento, ovvero Forza Italia, guarda con una certa perplessità a ciò che stà succedendo e non di meno ci interroghiamo sul perché di questo quadro politico a dir poco sfilacciato. Consentimi di affermare che il centrodestra cittadino non è solo ciò che tu hai rappresentato nell’articolo pubblicato poiché a tale schieramento fanno parte altri soggetti, quali il sottoscritto ad esempio, che si impegnano per costruire una visione politica moderna e non più ancorata a logiche preistoriche e ciò sia per ragioni anagrafiche sia per una modalità di azione politica più aperta mentalmente. Nello specifico dell’articolo non nascondo di concordare con parte dei contenuti quali ad esempio la scarsamente comprensibile iniziativa dei cosiddetti dissidenti. All’epoca della crisi amministrativa della giunta del sindaco Gismondi mi attivai in qualità di presidente dell’ allora PDL ovvero il maggior partito politico del centrodestra cittadino , come tra l’altro ampiamente riportato dai locali organi di stampa, affinchè si intavolasse un confronto tra i vari protagonisti della crisi amministrativa ed ascoltai le motivazioni degli uni e degli altri ritenendo che si potesse arrivare ad una sintesi delle varie istanze politiche consentendo un termine naturale della sindacatura Gismondi. A tal proposito invitai i cosiddetti dissidenti ad avanzare proposte migliorative rispetto all’andamento della giunta o perlomeno ad avviare un dialogo in cui le legittime rimostranze potessero essere risolte mettendo in campo un rilancio dell’azione programmatica per i successivi ultimi mesi ma non ci fu nulla da fare. A mio modesto avviso vi fu un certo grado di presunzione politica da parte dei sempre cosiddetti dissidenti , i quali non hanno all’epoca considerato le conseguenze vere e proprie di una sfiducia al sindaco a soli 7/8 mesi dalle elezioni da parte di chi aveva condiviso con lui circa 4 anni di convivenza politica con posizioni anche importanti all’interno della giunta comunale. Attualmente ritengo si stia compiendo da parte loro un ulteriore errore politico in quanto trovo poco sensato proporre una convergenza politica iniziando con una conventio ad excludendum. Io non mi considero un Kissinger della politica ma di solito le alleanze si propongono con un confronto, volendo anche aspro, sui temi e sui programmi da eseguire nel corso della amministrazione e non sul “ Ci sto io se lui non c’è”. Tutto ciò lo trovo perlomeno politicamente sbagliato e spero che il dialogo, se proprio si potrà riavviare, si faccia sulla visione che ciascuno dei soggetti in questione ha del futuro di Montegranaro e non sui nomi in quanto la trovo una prassi politica palesemente vecchio stile. Alla fine del tuo intervento sostieni che laddove il centrodestra si ricompattasse ne vedremo delle belle e sarebbe divertente: di certo personalmente mi auguro che un giorno le varie anime del centrodestra cittadino si possano ricompattare ma sui temi generali ed intorno ad una visione condivisa del futuro della città superando finalmente veti personali e protagonismi vari. In ordine a quanto tu affermi circa l’avvio di campagna elettorale, prendendo spunto dal termine “Lista Stranamore” , dato che anche io amo il regista stanley kubrik come penso te dato il titolo che hai dato a quella lista, condivido la preoccupazione che la campagna elettorale si trasformi in una orrenda “Arancia Meccanica” di tutti contro tutti. Sottolineo che nella mia visione la partecipazione democratica alla vita politica è sacrosanta e quindi il fatto che vi siano più liste e quindi più cittadini che si impegnano in politica è sicuramente un bene. Tuttavia l’inizio di questa campagna elettorale appare non consono ad un sano dialogo democratico tra avversari politici portatori di diverse visioni amministrative: la ex opposizione si è scagliata in maniera frontale contro Gismondi definendo in maniera eccessiva il suo operato come una sorta di sciagura biblica per la città e da par suo Gismondi reagisce in maniera talvolta troppo muscolare. Non intendo scendere nel merito delle tematiche da te toccate circa la polemica politica tra schieramenti ma consentimi di non essere d’accordo con una tua certa analisi politica che posso anche rispettare ma non condivido. In particolare , seppur risulti evidente che come tu affermi l’opposizione debba essere opposizione ritengo del pari vero che siamo entrati in una fase di campagna elettorale e, dal mio punto di vista, ritengo politicamente non condivisibile che lo schieramento che fa capo alla candidata Ediana Mancini, persona indubbiamente perbene, si stia attualmente comportando come se ancora fosse all’opposizione. La lista “Montegranaro Riparti” è espressione di forze politiche che si sono legittimamente candidate al governo della città per cui personalmente nutro politicamente un rispetto che va al di là delle differenti visioni e trovo sia interessante sapere ciò che loro intendono fare per la città laddove vincessero le elezioni piuttosto che leggere quotidianamente sui giornali una opposizione all’operato della precedente amministrazione tra l’altro fatta fuori tempo massimo. Senza riferirmi a fatti specifici ciò non toglie evidentemente che la dialettica politica debba essere impostata su toni decisi in quanto oltre l’ipocrisia odio il buonismo in stile “volemose bene”, ma ritengo che tra avversari politici si imponga un pieno riconoscimento reciproco ed un rispetto delle opinioni altrui con conseguente esclusione di attacchi ad personam in quanto deve prevalere l’interesse generale ovvero cosa si vuole fare per Montegranaro o meglio, quale Montegranaro si intende proiettare in un futuro prossimo a maggior ragione quando il presente si prospetta pieno di incognite. Infine mi dispiace che il movimento 5 stelle cittadino denunci la paura di ripercussioni come causa di una difficoltà a coinvolgere cittadini nel loro movimento politico: nel solidarizzare con loro al di là delle differenti visioni politiche e pur non conoscendo i fatti in specifico ritengo che questo non sia un bel segno e purtroppo ritengo che ciò sia conseguenza di un nefasto clima da guerra civile che sembra esserci al momento fatto di attacchi personali e toni verbali esacerbati in stile guelfi contro ghibellini, il tutto tra il comprensibile sconcerto dei cittadini. Purtroppo anche Forza Italia, al di là dell’opinione che ciascuno può avere di quel partito, sebbene raccolga a Montegranaro un largo consenso elettorale, incontra notevoli difficoltà a coinvolgere cittadini nella politica attiva e questo è un dato che deve far riflettere tutti coloro che a vario titolo si interessano alla cosiddetta vita pubblica perché, lo voglio ripetere a costo di risultare stucchevole, l’impegno politico a mio avviso è comunque un bene ed una risorsa per la città. Posso solo concludere questa mia “riflessione” augurandomi che si ristabilisca un dialogo sereno tra le forze politiche cittadine tale da rendere vivace ma corretto il confronto politico e che sempre più cittadini si avvicinino alla politica perché credo che, sebbene la politica nazionale abbia spesso dato un cattivo esempio ed abbia contribuito ad allontanare i cittadini dalla partecipazione attiva, l’impegno politico resta l’espressione di un senso civico per la collettività. Scusandomi per essermi dilungato ti ringrazio e ti saluto cordialmente.

Gianluca Franceschetti

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